mercoledì 21 marzo 2018

Paschimottanasana

Swami Niranjanananda Saraswati

Esistono diverse apparecchiature che misurano il livello di stress dei muscoli. Non sono l’EMR (registratore clinico elettronico) o l’EMG (elettromiografo), ma altri tipi di elettrodi che vengono messi sul corpo e che misurano il livello di stress quando si fa un’azione. Quest’esperimento, una volta è stato fatto con le asana. Il corpo delle persone che presero parte all’esperimento era coperto da elettrodi e fu chiesto loro di assumere delle asana, per misurare il livello di stress. Le misurazioni erano espresse in unità, quindi si ottennero molte unità di stress.

Facemmo paschimottanasana, afferrando le dita dei piedi. Mentre praticavamo paschimottanasana lo stress muscolare, lo stress fisico, diminuì di novanta unità. Visivamente è un’asana difficile, in quanto allunga ogni parte, ogni muscolo, mentre si cerca di afferrare le dita dei piedi. Tutto il corpo è in uno stato di tensione cronica, ma ciò che è percepito come tensione cronica o difficoltà e dolore alla schiena, allungando ed afferrando le dita dei piedi, in realtà sta rilassando il sistema muscolare del corpo. Quando poi ci si rilassa sdraiandosi in shavasana, tutto il corpo immediatamente si abbandona e si rilassa, molto più di quello a cui si è abituati: come quando si allunga una gomma e poi la si lascia.  

Il collegamento con l’intenzione e con lo spirito
Si allungano, quindi, i muscoli e poi si rilasciano. Se si usa questa conoscenza per creare una specifica condizione nel corpo che possa contrastare le situazioni stressanti, indipendentemente dal tipo di vita si fa, professionale o di rinuncia, è possibile gestire gli effetti psicologici dello stress e dell’ansia in modo decisamente migliore.

Questa è un’indicazione di comprensione e di applicazione delle pratiche yogiche per creare un cambiamento definitivo nello schema corporeo e psicologico. In questo modo lo yoga non rimane solamente una sequenza meccanica che per abitudine si pratica al mattino o alla sera, ma diventa un procedimento consapevole per creare e modificare qualcosa nella vita e questo è ciò che abbiamo imparato.

È questo l’insegnamento di Sri Swamiji che, ancora una volta, stiamo presentando; poiché negli ultimi cinquant’anni c’è stato un marcato indebolimento dell’insegnamento dello yoga, a seconda dell’insegnante che trasmette l’insegnamento. Le pratiche sono ricordate, ma non l’intenzione originale e nemmeno l’istruzione che Sri Swami Satyandanda diede.

Noi stiamo rivitalizzando e riconnettendoci con lo spirito con cui egli ci ha insegnato le pratiche: non per diventare insegnanti, ma sperimentatori di yoga.

-         30 Settembre 2016, Ganga Darshan, Munger,
Hatha Yoga Training – Modulo 1 (Estratto)