giovedì 21 settembre 2017

Bihar Yoga e Sport

Sanjiv Chaturvedi (Indore)
Master di Scienza Yogica Applicata, Bihar Yoga Bharati, 2002-2004

La necessità dello yoga nello sport ai giorni nostri
Molte persone si dilettano nello sport sia per piacere sia per usarlo come mezzo per mantenere la forma, per tonificare il corpo e sentirsi ringiovaniti che, come conseguenza, porta al rilassamento mentale. Tuttavia, man mano che lo sport è diventato sempre più competitivo, le varie discipline sportive sono diventate delle carriere con enfasi sul guadagno materiale e il desiderio di vincere ad ogni costo. Per questo motivo è importante trovare delle soluzioni per cambiare la scena dello sport dei nostri giorni.

Uno sportivo ha bisogno di quattro qualità di base: velocità, capacità, forza e resistenza. Per ottenerle, negli sport professionistici dei giorni nostri gli sportivi si rivolgono a discipline di allenamento, una dieta bilanciata, uno stile di vita equilibrato e alla focalizzazione e determinazione interiore. A questi può essere aggiunto un altro elemento: lo yoga. Bihar Yoga è una scienza olistica e, come lo sport, non è un fenomeno puramente fisiologico ma un complesso di interazione di mente e corpo. Lo yoga è un mezzo ideale per raggiungere e mantenere l’apice della performance fisica e mentale.

Molto più di semplici asana
Fino ad oggi la scienza dello sport si è concentrata prevalentemente sulle asana. La pratica delle asana può contribuire enormemente al successo e al benessere di tutti gli sportivi. Ma, non sono solo le asana che possono aiutare a questo scopo. Nello yoga anche la mente va allenata per poter riflettere in ogni istante e non essere catturata dal movimento del momento. Una mente allenata è in uno stato di quiete, sviluppa la consapevolezza interiore in modo da ridefinire la pratica e la prestazione. In definitiva, il risultato dell’evento non è sotto il controllo dell’atleta. Un senso di distacco dai frutti del lavoro è necessario per preservare l’equanimità della mente. “Mai essere condizionati dal successo o dal fallimento” è come il Signore Krishna motivò Arjuna a combattere e a raggiungere, alla fine, il suo scopo nella Bhagavad Gita.

Le pratiche di respirazione del pranayama così come insegnante nel Bihar Yoga sono molto importanti per un atleta. Oltre ad ottimizzare il controllo e la capacità respiratoria, aiutano a realizzare che l’energia non è di natura puramente fisica, ma che ci sono risorse non ancora sfruttate che possono essere messe in gioco e che aiutano a superare lo sforzo mentale e fisico.

Pratyahara è chiamato il ritiro dei sensi. Esso porta a una sensazione di distacco che rimuove lo stress accumulato e ne previene un’ulteriore ed eccessiva formazione, in particolare nella fase di avvio della competizione. Lo stress è presente in ogni sport; è parte della stimolazione alla competizione ed è una delle ragioni per le quali si partecipa. È necessario per la corretta stimolazione del corpo e della mente ma se la risposta è in eccesso, o troppo debole, la persona e la prestazione ne soffriranno. Lo stress, ad ogni livello, deve essere gestito con successo.

Dharana, l’abilità di focalizzare continuamente un punto, ha il potenziale per aiutare l’atleta a portare il corpo e la mente ad uno stato di equilibrio totale e di stabilità a tutti i livelli di esperienza. Quando l’atleta è molto assorbito nell’arte fluisce la perfezione: la distinzione tra sé stesso e lo sport è persa. Lui o lei eccelle. Comprendendo le limitazione della mente e del corpo nel contesto dell’illimitatezza della consapevolezza, l’atleta può adoperarsi per raggiungere l’obiettivo prescelto.

Uno degli aspetti più importanti per uno sportivo è la comprensione del principio SWAN. SWAN è un acronimo, dove “S” sta per Strenghts (forze), “W” per Weaknesses (debolezze), “A” per Ambitions (ambizioni) e “N” per Needs (necessità). È una tecnica di contemplazione o meditazione che permette un’approfondita analisi di quelle qualità che possono fare la differenza tra successo e fallimento. È necessario valutare accuratamente le proprie forze e come poterle espandere e diventare più efficaci. Allo stesso modo, conoscere e comprendere le proprie debolezze e come possono essere superare è molto utile e può aiutare nell’approccio di un programma di allenamento.

Le ambizioni devono essere comprese nel contesto sportivo al fine di essere realistiche secondo i propri scopi e desideri. Conoscere i propri bisogni, cos’è essenziale, può aiutare a tirare fuori il meglio dalle attività sportive e a realizzare la vera natura del successo.

La prevenzione degli infortuni
Le misure preventive giocano un ruolo importante nella salvaguardia della carriera sportiva degli individui. Le barriere dell’ignoranza, le idee sbagliate e la troppa impazienza di raggiungere livelli elevati nel minor tempo possibile dovrebbero essere affrontati tramite l’istruzione impartita in maniera equa ad allenatori e giocatori.

Lo yoga è utile per tutti i tipi di sport in primo luogo per aiutare a prevenire infortuni. Come prima cosa dà maggiore agilità che aiuta ad evitare danni, apporta più forza e migliora l’abilità del giocatore a reagire alle situazioni. Poi, lo yoga aiuta gli sportivi a sentire e comprendere i processi corporei in maniera molto più accurata, in modo da imparare ciò che il corpo richiede. Attraverso la comprensione di questo un atleta può lavorare sulle aree che necessitano attenzione con sicurezza.

Tipi di pratiche
Il ruolo dello yoga è speciale. Le posizioni di yoga fanno lavorare tutti i lati di un arto e aiutano a unire le fibre muscolari, creando una resistenza contro gli infortuni. Anticipando le aree del corpo che sono soggette a stress, gli sportivi possono usare lo yoga efficacemente per rafforzare le aree di competenza.

Le pratiche di yoga possono essere usate in differenti modi, per differenti e specifici scopi sportivi e possono essere così categorizzzate: esercizi supplementari di yoga (YSE), esercizi yogici di compensazione (YCE) ed esercizi yogici di rigenerazione (YRE).  

Esercizi supplementari di Yoga (YSE)
Sono mezzi importanti di preparazione per ogni tipo di sport perché, in una certa misura, mentre contribuiscono a mantenere una buona salute, a causa della specializzazione la maggior parte degli sport creano una forma di squilibrio. Allenamento supplementare significa attività pratiche, altri sport a scelta o uno sport particolare al fine di sviluppare una buona forma generale. Un tale equilibrio, spesso, non è ottenibile con la pratica di un unico sport. Essendo fuori dall’ambiente competitivo, gli esercizi yogici e le pratiche di respirazione influenzano la natura dell’equilibrio in modo olistico e aiutano gli sportivi a fare esperienza e a comprendere il proprio corpo, l’energia e la resistenza in un modo completamente differente.

Gli esercizi di compensazione yogici (YCE)
Come risultato di lunghi allenamenti sportivi nel corpo si può sviluppare uno squilibrio muscolare. I gruppi muscolari si squilibrano per una combinazione di sovraccarico di una parte, allenamento intenso di un lato del corpo e indebolimento dell’altro lato e a causa di una mancanza di coinvolgimento o di uso. Alcuni carichi su un lato producono disturbi che possono portare a danni e infortuni. Il compito degli YCE è di correggere e compensare questi squilibri muscolari attraverso una pratica regolare e sistematica di esercizi di compensazione. Le pratiche del Bihar Yoga sono ideali in questo e l’integrazione, l’equilibrio e l’armonia sono le parole chiave di queste pratiche yogiche. Correggono l’effetto unilaterale dell’allenamento attraverso la promozione generale dello sviluppo armonioso del corpo e attraverso il miglioramento di tutto il sistema fisico.

Esercizi yogici di rigenerazione (YRE)
L’allenamento sportivo tende ad essere intensivo per un lungo periodo di tempo. Anche questo può portare ad una forma di squilibrio dove i muscoli o il corpo nell’interezza diventa debole a causa di uno sforzo eccessivo. Il completamento con successo di un allenamento lungo ed intenso per raggiungere il massimo della prestazione dipende principalmente dalla portata della forza mentale e fisica che l’atleta può rigenerare dopo l’allenamento. La rigenerazione è un processo di rimedio per la salvaguardia della forza e per la prevenzione dagli infortuni. Gli YRE si basano sul principio che dopo la contrazione per un determinato periodo di tempo in un movimento isometrico contro una resistenza specifica i muscoli si rilasciano e si rilassano ma ciò è efficace se fatto in modo consapevole. Nuovamente, le pratiche del Bihar Yoga offrono un rimedio naturale perché le asana si basano sullo stiramento gentile dei muscoli che induce rilassamento e aumentano l’apporto sanguigno, in modo da rilasciare le tensioni residue e velocizzare la rigenerazione. È il contrappeso naturale dello sforzo muscolare dato dall’allenamento e dalla competizione.

In queste tre categorie più specializzate dell’uso delle pratiche di yoga per gli sportivi, è necessario considerare ogni situazione individualmente, quindi è necessario il supporto di un insegnante di yoga preparato.

Gruppi di pratiche yogiche e loro benefici
Nel Bihar Yoga sono molte le pratiche benefiche per gli sportivi. Esse comprendono i tre gruppi di pratiche preparatorie, Pawanmuktasana parte 1, 2 e 3; asana di flessione in avanti e di piegamento indietro; surya namaskara; asana capovolte e di equilibrio; shatkarma; pranayama e tecniche di rilassamento e di meditazione.

Pawanmuktasana parte 1. Questo gruppo di asana rimuovono la rigidità dalle articolazioni e aiutano i muscoli a divenire flessibili. La coordinazione tra ossa, muscoli, articolazioni e legamenti favorisce che essi lavorino naturalmente e spontaneamente. Problemi alle articolazioni delle ginocchia, delle anche, delle spalle e dei polsi possono essere alleviati con queste asana che minimizzano gli infortuni nelle varie articolazioni.

Pawanmuktasana parte 2. Questo gruppo di asana rafforzano i muscoli e gli organi addominali. Stimolano il sistema digerente, che è importante per la giusta funzionalità degli altri sistemi del corpo. Queste asana sono benefiche anche per gli sport che richiedono molta resistenza.

Pawanmuktasana parte 3. Questo gruppo di asana migliorano il flusso energetico nel corpo e rompono i nodi neuromuscolari, specialmente nella regione pelvica dove l’energia tende a ristagnare. Sono molto importanti per rimuovere lo stress dalla zona lombare e dalla regione pelvica e sono utili soprattutto per le sportive perché rafforzano il sistema riproduttivo e aiutano a rimuovere i disturbi mestruali.

Asana di piegamento indietro, in avanti e di torsione. Aumentano la forza e la flessibilità della colonna vertebrale. La colonna vertebrale è responsabile della postura, del libero fluire dell’energia, delle attività nervose e dei riflessi del corpo. L’equilibrio di tutto il corpo dipende dalla forza e della flessibilità della colonna vertebrale e dai muscoli adiacenti. Con la pratica di questi gruppi di asana gli atleti possono minimizzare il problema del mal di schiena. Una gran quantità di stress accumulato tende a ristagnare nella colonna vertebrale, soprattutto nella regione lombare, nel collo e nelle spalle, quindi i piegamenti in avanti ed indietro seguiti da una o due asana di torsione rilassano la colonna e danno la sensazione di vigilanza. Psicologicamente le asana di piegamento indietro preparano gli sportivi ad affrontare ogni situazione con coraggio ed ottimismo; le flessioni in avanti aiutano a lasciarsi andare al flusso e le torsioni comprimono, gentilmente, esitazione ed incertezza.

Surya namaskara (saluto al sole). Questa è una pratica completa in sé stessa. Gli sportivi possono usarlo per una allenamento generale e come riscaldamento prima dello sport. Prepara il corpo a gestire le situazioni di stress. È un ottimo modo di scioglimento, allungamento, massaggio e tonificazione delle articolazioni, dei muscoli e degli organi interni del corpo. Stimola ed equilibra tutti i sistemi del corpo.

Asana capovolte. Incoraggiano un ricco apporto di sangue verso il cervello e ribaltano l’effetto di gravità sul corpo. Durante la pratica delle asana capovolte il respiro diventa lento e profondo, si massimizza lo scambio dell’anidride carbonica e dell’ossigeno che incoraggia una corretta respirazione. Il fegato, la milza, lo stomaco, i reni e il pancreas ricevano un potente massaggio, e sono aiutati ad assolvere in modo più efficiente le loro funzioni. Il sangue e la linfa, accumulati negli arti inferiori e nell’addome, sono spinti indietro verso il cuore ed essendo drenati negli arti, purificano e se ne ripristina la circolazione in tutte le parti del corpo. Il sangue arricchito fluisce stimolando anche la ghiandola pituitaria ad operare più efficacemente, sintonizzando tutto il sistema endocrino.

Asana di equilibrio. Inducono equilibrio fisico fermando i movimenti inconsci. Sviluppano i centri cerebrali che controllano come lavora il corpo in movimento, sviluppando così la connessione tra la mente ed il corpo. Aumentano la coordinazione dei movimenti tra le differenti parti del corpo che sviluppano la postura ed il senso di equilibrio. Sintonizzano l’efficienza dell’uso dell’energia nell’azione così come nello stare fermi. Come il corpo in movimento raggiunge l’equilibrio diventa progressivamente libero di fare affidamento su altre forze più sottili che lo supportano e lo muovono. In questo modo il corpo conserva la propria energia e acquista grazia e fluidità nel movimento.

Shatkarma. Di queste sei pratiche di pulizia quattro sono considerarte importanti in questo contesto: neti, kunjal, laghoo shankhaprakshalana e trataka.

Neti pulisce e disostruisce i passaggi nasali, dando chiarezza mentale e prontezza di reazioni. Induce calma ed equilibra la relazione corpo-mente stimolando l’equilibrio di entrambi gli emisferi del cervello. Kunjal (pulizia tramite il vomito) aiuta a ridurre la paura del fallimento e accresce il coraggio per affrontare le situazioni mutevoli. Può indurre fiducia nell’atleta in modo da poter esprimere sé stesso in maniera appropriata e dare il meglio senza portarsi dietro paure o ansie.

Laghoo shankhaprakshalana (pulizia dell’intestino). Gli sportivi devono fare questa pratica sotto la guida di un insegnante qualificato. Pulisce l’intero tratto intestinale e porta fuori tutte le impurità e le tossine dal corpo. Questa pratica induce freschezza nella mente e nel corpo. Favorisce il corretto funzionamento del sistema digestivo.

Trataka (concentrare lo sguardo su un punto). Tutti gli sport richiedono abilità di sviluppare concentrazione e consapevolezza unidirezionali. Questa pratica non solo accresce la concentrazione e l’unidirezionalità lontana dalle distrazioni ma aumenta anche la consapevolezza, la conoscenza intuitiva e la discriminazione.

Pranayama. Le pratiche di respirazione sono uno dei mezzi più efficaci per aumentare la capacità dei polmoni, l’energia, la resistenza e il controllo dei muscoli involontari e per aumentare la concentrazione e il bilanciamento delle emozioni. Quando è praticato sistematicamente per un po’ di tempo sviluppa la consapevolezza che l’energia non è di natura puramente fisica e che una gestione efficiente dell’energia pranica può essere sviluppata tramite il controllo del respiro.

Pratiche come la respirazione addominale, quella yogica completa e kumbhaka (la ritenzione del respiro) possono aumentare la capacità polmonare. Anche Nadi shodhana (la respirazione a narici alternate) aumenta la capacità essendo anche la principale pratica di equilibrio dell’energia pranica stimolando gli emisferi del cervello in maniera equa. Bhastrika (la rapida respirazione addominale) genera calore, vitalità e innalza il naturale livello di energia; rende più accessibile la fase di ripresa durante lo sport quando si è vicini all’esaurimento delle forze.

Le pratiche rinfrescanti, come shitali e shitkari, sono buone durante la stagione estiva. Bhramari (il respiro del ronzio dell’ape) e ujjayi (il respiro psichico) possono essere usati prima di ogni competizione per indurre rilassamento e per ridurre lo stress mentale, portare calma e quiete alla mente. La respirazione addominale è uno dei pranayama più semplice ed efficace e può essere fatta in ogni momento per consentire di essere presenti qui ed ora.

Yoga nidra. Questo è un metodo sistematico per indurre il completo rilassamento fisico, mentale ed emozionale sviluppato dal Bihar Yoga. Lavora a tre livelli simultaneamente: conscio, subconscio e inconscio. Grazie al rilassamento profondo il livello di consapevolezza e di focalizzazione aumenta. Il livello di ricettività è anch’esso aumentato e diventa così di aiuto per apprendere metodi e tecniche. Ad esempio, ci sono diversi stadi nella pratica, uno dei quali è il processo di visualizzazione. Mentre il corpo giace in uno stato di sonno fisico, la mente è sveglia e rilassata. In queste circostanze è possibile imparare a ricreare i movimenti mentalmente visualizzandoli.

C’è uno stadio di yoga nidra in cui si fa una risoluzione che può aumentare la forza di volontà e la risolutezza per raggiungere il successo sul campo. Gli sportivi possono sviluppare l’appropriato stato mentale in modo che al momento opportuno possono equilibrare lo stato fisico, mentale ed emozionale.

La stimolazione elettrica di parti specifiche dell’ipotalamo, del sistema limbico e dell’amigdala, ciò che è chiamato cervello primitivo, si è scoperto che suscita specifiche risposte emozionali, inclusa la rabbia, la paura e l’aggressività. Per la maggior parte degli atleti queste emozioni negative possono essere pesanti da controllare durante gli alti livelli di stress. In yoga nidra agli atleti è richiesto di mettere in campo volontariamente le emozioni forti, mentre si mantiene uno stato di profondo rilassamento e di essere testimoni dell’intero processo. Ciò aiuta a rimanere equilibrati e di controllare ogni situazione.

Antar mouna. Questa è una pratica meditativa che sviluppa sistematicamente la consapevolezza di divenire globale e allerta. È molto utile per chi ha delle prestazioni non molto consistenti. Sviluppa la consapevolezza necessaria per poter minimizzare errori ed infortuni. Essi possono vedere le proprie prestazioni e quelle degli altri con onestà e ciò li aiuta a sviluppare sé stessi e le prestazioni. Antar mouna aiuta a scendere a patti e a lasciare andare la paura del fallimento. Chiarisce la mente e la prepara ad adattarsi ad ogni situazione. Dopo aver eseguito questa pratica gli sportivi sentono fermezza interiore e molte delle distrazioni, come gli spettatori, le prestazioni degli avversari e la pressione degli altri atleti possono essere dissipate.

Il potenziale
Il potenziale dello yoga nello sport non è stato ancora completamente esplorato. Da un lato i vari sport sono altamente  esigenti e competitivi, dall’altro lo yoga sembra muoversi nella direzione opposta con la sua apparente enfasi sull’approccio rilassante e sullo stato distaccato della mente. Ma, lo stato mentale e fisico di preparazione che lo yoga porta è esattamente lo stesso stato di cui parlano i maggiori atleti di successo, nel momento dell’apice della loro prestazione. Chi può dare il massimo se non è rilassato, pronto e fiducioso? E chi può accettare con grazia la vittoria o la sconfitta se il suo corpo, la mente e lo spirito non hanno l’equanimità di uno yogi?