mercoledì 22 marzo 2017

Mantra, Yantra e Mandala: i tre strumenti del Tantra

Gran parte del Tantra consiste nell’adorazione in forma ritualistica usando tre strumenti di base: i mantra, gli yantra e i mandala. Il rituale non si basa sulla superstizione o sulla fede cieca ma è stato creato scientificamente, sistematicamente e praticamente per direzionare l’intero processo del vivere verso la trascendenza. Tutte le religioni, originariamente, usavano questi procedimenti ma, al giorno d’oggi, il culmine dell’adorazione ritualistica, generalmente, è andato perduto ed è degenerato nella pratica di azioni meramente automatiche e senza senso che non sono comprese dal praticante. Ciò che ne deriva è la mancanza di benefici derivanti dal rituale.

La mente moderna e scientifica deride i riti e i rituali, ritenendoli qualcosa di superstizioso poiché, secondo il moderno pensiero scientifico, l’adorazione non ha nessun fondamento. Il Tantra, invece, utilizza un rituale sistematico con consapevolezza per avvicinare ciò che la scienza non può comprendere nemmeno con i suoi strumenti più delicati e complicati. I riti del Tantra funzionano se fatti correttamente e la prova di questo non si trova nei libri o nelle teorie ma nell’esperienza personale.

I riti tantrici sono usati per coinvolgersi o sintonizzarsi con livelli differenti dell’essere, che sono oltre la normale percezione. Consistono in adorazioni, compimenti di azioni, mantra, yantra, mudra e altre azioni che rendono la mente calma, ricettiva e unidirezionale. Tutto questo induce all’esperienza della meditazione che trasforma la personale comprensione e relazione con la vita, con sé stessi e con le altre persone. Il Tantra mira alla trasformazione di ogni cosa nella vita in un rituale, in modo che ogni pensiero e ogni azione siano fatti con un sentimento di adorazione e consapevolezza. L’azione di lavare i vestiti, di sedersi per l’adorazione, dell’offerta di vari sacrifici simbolici, l’unione dell’uomo e della donna, gli stadi di sviluppo dal concepimento, alla nascita, al matrimonio fino alla morte sono trasformati in adorazione.

Nel Tantra si deve essere continuamente consapevoli di ogni azione e pensiero mentre si prepara una cerimonia di adorazione e in ogni altro compito quotidiano. Ogni atto deve essere fatto con assoluta attenzione, non meccanicamente o inconsciamente. Questa consapevolezza e concentrazione, alla fine, preparerà l’individuo alla meditazione. L’adorazione tantrica non è confinata nel tempio. Inizia nell’attimo in cui ci si alza dal letto al mattino e prosegue fino al momento in cui si torna a letto alla sera.  

Mantra

Il mantra è l’aspetto più importante del Tantra e insieme a yantra e mandala ne rappresentano l’essenza. Questi tre strumenti sono usati quasi sempre congiuntamente con altri per creare delle potenti combinazioni. Il mantra è il veicolo della coscienza; mentre yantra, mandala e devata sono forme della coscienza. Mandala, yantra e devata rappresentano la forma manifesta o la configurazione di Shakti (energia cosmica, ndt), mentre il mantra, che è anch’esso Shakti, è il collegamento tra la coscienza e la forma. Questo si applica a qualsiasi cosa intorno a noi. La forma è l’espressione e il mantra è il veicolo dell’espressione.

Il mantra rappresenta il collegamento diretto con ciò che è “oltre”. Il mondo che conosciamo è materializzato e ha una forma per mezzo del mantra, tramite il suono a ogni livello e grado di sottigliezza. Il mantra ha la sua origine nel substrato di Shiva (coscienza cosmica, nd e può essere usato per ripercorrere la direzione della manifestazione in modo da unirsi nuovamente con la coscienza. Il mantra è quindi un mezzo per fare un’inversione a U e percorrere a ritroso la propria evoluzione fino alla sorgente. 

Il sé interiore dell’uomo è costantemente in contatto con qualcosa di molto più grande rispetto alle limitazioni dell’individualità ma l’uomo medio non è consapevole di questo. I mantra portano in uno stato di “risonanza” tra l’individuo e la profondità del suo essere. Sono gli strumenti tramite i quali possiamo armonizzarci con le forze cosmiche interiori.

Yantra

Uno yantra è una determinata forma di mandala che consiste in linee e figure geometriche, spesso in diagrammi, di deità (soprattutto nel Tantra Buddista). È una particolare e potente forma di mandala e una profonda concentrazione su di esso può portare alla realizzazione della sua natura più elevata. Il termine “yantra” significa “strumento”, “macchina”, “apparato” e “arnese”. Uno yantra è, in realtà, un arnese (o mezzo) perché agisce come uno strumento per creare una sintonizzazione con la coscienza, una macchina spirituale per indurre stati meditativi.

Mandala

Il mandala rappresenta il fulcro dei poteri cosmici. Durante l’adorazione e le pratiche tantriche il mandala diventa il centro simbolico dell’universo. È impostato secondo uno schema fisso e la sua stessa costruzione è un rito. Ogni cosa nel mondo manifesto è, in essenza, un mandala. Ogni oggetto è il fulcro della coscienza: ogni cosa è una manifestazione di Shakti, un’espressione della coscienza sottostante. Perciò, una profonda concentrazione su una forma qualsiasi può portare alla realizzazione di questa coscienza.

Per questa ragione bhakti, la devozione, è una parte importante delle pratiche tantriche di meditazione in quanto rafforza il potere della concentrazione che diventa più penetrante se supportato da emozioni di riverenza e di amore.

Ognuno di noi e ogni tipo di pensiero è un mandala. Un uomo e una donna in unione formano un’unità chiusa o un cerchio che può essere anche un perfetto mandala per raggiungere gli stati più elevati della coscienza. Il guru è il mandala più potente in quanto agisce da magnete che attrae la coscienza cosmica. Irradia e arde con la luce di questa grande forza. È tramite il guru che i poteri cosmici sono rilasciati e trasmessi al discepolo. Questa è la grazia del mandala del guru. 

Tratto da: Yoga Magazine