mercoledì 21 dicembre 2016

Yoga per ‘businessmen’

Swami Satyananda Saraswati
Conferenza alla Camera di Commercio di Bangalore del 21 Marzo 1979

Quando Arjuna si trovò sul campo di battaglia con entrambe le armate posizionate e pronte ad iniziare la grande guerra del Mahabharata, chiese che la propria biga venisse posizionata tra le due armate al fine di poter vedere chiaramente i propri nemici. In quel momento, quando realizzò che avrebbe dovuto uccidere alcuni dei suoi più stretti parenti, dentro di lui si sviluppò una crisi. La sua mente si sospese, incapace di decidere piena d’incertezze ed emozioni:

“Oh Krishna, mi cedono gli arti, ho la gola secca, il mio corpo freme e ho i capelli dritti. L’arco mi scivola dalle mani e la mia pelle è in fiamme. Non sono in grado di stare in piedi e mi gira la testa.”

Per Arjuna, questo momento di ansia elevata portò a un cambiamento nel modo di pensare e al corrispondente crollo dei meccanismi del corpo, causati dalla mancanza di discriminazione. Così come Arjuna si rivolse a Krishna per essere guidato nell’azione, le persone del giorno d’oggi dovrebbero guardarsi dentro e sintonizzarsi con le proprie potenzialità di base attraverso delle lezioni pratiche di yoga. Devono armarsi nella maniera appropriata, per sconfiggere le varie malattie fisiche e mentali che compromettono il loro successo nella vita.

Oggi giorno l’uomo, generalmente, vive in un’atmosfera di stress e ansia. Gli studenti, i politici, i dirigenti, gli agricoltori, le casalinghe ed anche i disoccupati devono far fronte a tensioni, paure e competizioni quotidiane. Gradualmente, tutto ciò si va ad accumulare nella personalità, fino a raggiungere un punto di saturazione. Quando la resistenza agli stress continui s’indebolisce, questi esplodono come una bomba, divenendo la causa di molti dei disturbi più gravi come, ad esempio, l’ipertensione, le trombosi cerebrali, le ulcere peptiche, il diabete, le allergie e anche la schizofrenia.
Queste malattie si manifestano quando la persona non riconosce, a uno stadio iniziale, la gravità dei sintomi dei disturbi legati allo stress. Questo è sicuramente il caso della maggior parte delle persone che lavorano nel mondo aziendale o industriale, ambienti estremamente competitivi.

A livello mentale, uno stato di tensione continuo alla fine influenza il comportamento, gli schemi di pensiero, la chiarezza mentale e la capacità di prendere veloci e giuste decisioni. Gli industriali falliscono, i politici sbagliano, un soldato perde una battaglia e un uomo sceglie la carriera sbagliata a causa di un errore di giudizio. Ciò è indicativo della limitata capacità della mente di far fronte ai problemi e di prendere decisioni giuste. In ambito gestionale e negli affari di qualunque tipo, sono necessari, senza alcun dubbio, allenamento ed esperienza. Ma senza un corpo sano e una mente chiara e acuta, questi attributi non possono essere utilizzati in modo appropriato.

La natura stessa dell’attività professionale favorisce lo stress. Richiede uno sforzo mentale concentrato combinato con l’abilità a interagire con gli altri professionisti con problemi simili. Queste situazioni di stress non possono essere evitate. Fanno parte della vita. Ma le reazioni dovrebbero essere guidate da una mente equilibrata, calma e chiara. Al fine di alleviare i problemi fisici e i disturbi mentali e per mettere in azione la piena potenzialità creativa della mente, occorre rivolgersi all’antico sistema dello yoga e al suo concetto neo-scientifico.

L’esplorazione della mente
Per uno yogi, così come per uno scienziato che studia il potenziale e i segreti dello yoga, il corpo fisico è un elemento costantemente sottoposto a dei processi di trasformazione, nella sua struttura chimica, fisica e biologica. E la mente cos’è? Alcuni la percepiscono come una semplice macchina pensante o come un apparato di sensazioni. Facendo riferimento alle esigenze dei tempi dobbiamo giungere alla comprensione che i pensieri, le emozioni e le sensazioni non rappresentano la mente. La mente non è la risposta biologica del cervello.

La filosofia yogica e ora anche gli esperimenti scientifici, rivelano che la mente è più raffinata delle onde elettromagnetiche e molto più abile e sottile rispetto ai più potenti raggi laser. La mente è composta da esperienze, energie, samskara, karma e infinite potenzialità nascoste. Mi sto riferendo alla natura spirituale della mente che è stata completamente trascurata dalle nostre istituzioni educative, politiche e religiose. In qualche modo esse hanno creato un’impressione molto poco scientifica della mente come un prodotto socio-politico. Mentre, nelle profondità della mente, alla sua base, vi è una dimensione superiore a quella dell’esistenza, nota come atman.

Sono state condotte un gran numero di ricerche nell’ambito dell’esplorazione della mente, in particolare nella telepatia mentale. Uno di questi esperimenti fu condotto su due telepatici allenati che praticavano la trasmissione delle onde pensiero ad una distanza di cinque piedi. Quando riuscivano a ricevere e a trasmettere le onde pensiero, la distanza veniva lentamente aumentata. Nel corso del tempo la distanza tra i due fu aumentata fino a 1.600 miglia con un successo continuativo. Infine, furono confinati in una gabbia di Faraday di rame sotto la superficie del mare per testarne ulteriormente la sensitività. La gabbia blocca le onde elettromagnetiche, tanto che una radio a transistor non potrebbe funzionare lì dentro. Tuttavia, anche in quelle condizioni, il trasmittente e il ricevente del pensiero continuarono la loro comunicazione telepatica.

La mente è un’unità molto potente che la natura ha installato nel corpo fisico. È costituita dagli elementi più sottili della natura. È composta dai tre guna principali, sattva, rajas e tamas: lo stato d’equilibrio, il dinamismo e il potenziale dormiente. La mente è fortemente influenzata dalle loro interazioni. Ogni azione, ogni pensiero ed evento sono dovuti all’interazione dei tre guna. Quando predomina lo stato di sattva la mente rimane calma e concentrata. Può funzionare senza alcun disturbo. Quando predomina rajas l’energia mentale è dissipata e nel corpo le passioni diventano potenti; è uno stato molto attivo. Quando predomina tamas la mente è ottusa, inattiva, in tensione e pensa lentamente. 

Non fate l’errore di equiparare questi stati mentali con concetti filosofici o etici, classificando una persona come rajasica e un’altra tamasica, ecc. La mente vive sotto l’influenza di tutti e tre gli stati o guna, insieme. All’interno di ognuno coesiste una personalità sattvica, rajasica e tamasica. Equilibrando le tendenze rajasiche e tamasiche all’interno di noi stessi possiamo risvegliare lo stato sattvico dell’essere. Attraverso le pratiche di yoga è possibile risvegliare le facoltà del potenziale dormiente della mente, affinché l’uomo possa evolvere dallo stato grossolano al piano sottile e più elevato della coscienza. Questo era lo scopo ultimo della scienza dello yoga quando fu inventato dai rishi e dai ricercatori, quando fu propagato dai loro shishya e trasmesso per tradizione ai giorni nostri.

Ida, pingala e sushumna
Una definizione puramente filosofica di yoga non è sufficiente. Lo yoga è, correttamente, un tema tecnico. Tratta il corpo e la mente in termini anatomici e psicologici. In hatha yoga si parla sempre di tre importanti canali nel corpo, noti come ida, pingala e sushumna nadi. Pingala nadi è portatrice dell’energia pranica, ida nadi è il canale dell’energia mentale e sushumna nadi della consapevolezza spirituale, conosciuta come atman. Si muovono all’interno della colonna vertebrale sotto forma di flussi energetici non percepibili all’occhio fisico, nemmeno con una dissezione anatomica.

Ida fluisce attraverso la narice sinistra e pingala attraverso la destra. Si è scoperto che la temperatura in ida è più bassa. Quando ida è in funzione, il lato destro del cervello è operativo. Quando pingala è operativa il lato sinistro del cervello è influenzato. Quando sushumna è risvegliata tutto il cervello diventa operativo. I flussi di ida e di pingala si diffondono in tutto il corpo controllando i vari organi: i reni, la vescica, lo stomaco, i polmoni, il cuore ed il sistema endocrino. Alcuni organi sono nutriti da ida, altri da pingala e altri ancora da entrambi. Attraverso la rete di queste nadi il corpo riceve sia l’energia pranica sia quella mentale. Con il completo utilizzo della mente, le pratiche di hatha yoga hanno lo scopo di creare equilibrio tra ida e pingala, tra la forza mentale e quella pranica. Quando ciò accade, sushumana si risveglia e il potenziale nascosto della mente si rivela.

Il termine hatha è composto da due sillabe o bija mantra: ham e tham. Ham rappresenta il prana, la forza vitale. Tham rappresenta chitta, la totalità della mente conscia, degli stati subconsci ed inconsci. Il pensare, l’imparare, la memoria e la riproduzione sono tutte attività di chitta. Prana e chitta sono i fattori responsabili della nostra esistenza. I prana nutrono i karmendriya, i nervi motori. Chitta nutre i gyanindriya, il sistema nervoso sensoriale. Se chitta non funzionasse in maniera appropriata non potremmo vedere, sentire gli odori, udire, gustare né percepire. Perciò quando i prana si ritirano dal corpo significa che le espressioni sono limitate.

Quando l’energia pranica, il flusso di pingala, è predominante e chitta è subordinata, ci sarà uno squilibrio totale riguardante il mondo esterno. Questo eccesso di prana non è una forza perché non si è in grado di controllarlo. Allo stesso modo quando chitta, o il flusso di ida, è predominante la persona pensa molto, fa molte fantasie, grandi progetti e programmi senza avere però la forza per agire. Conosco un uomo che voleva diventare ingegnere capo in un impianto nucleare, ma che lavorava come ingegnere civile in un dipartimento di lavori pubblici. Dovette affrontare, consapevolmente o inconsapevolmente, un senso di frustrazione che si era depositato nel fondo della sua personalità, creando un grande ostacolo agli eventi e alle promesse della sua vita. Ciò ostacolava e interferiva quotidianamente con i suoi affari, influenzava il suo comportamento e le relazioni con i soci, i direttori, i subordinati, la famiglia e gli amici.  Per raggiungere l’armonia e l’equilibrio tra queste due grandi forze della personalità umana occorre praticare hatha yoga e dhyana yoga.

Influenza sugli ormoni e sulle secrezioni chimiche del cervello
Per chi fa affidamento sulla propria energia mentale, soprattutto per i professionisti, c’è un importante punto da considerare in relazione allo yoga. Ogni singolo pensiero, emozione, impulso e reazione influenza le secrezioni chimiche del cervello.
Queste secrezioni sono note come amrit e vish, nettare e veleno. Regolano i processi anabolici e catabolici del corpo: il ricambio, la creazione e la distruzione delle cellule e dei tessuti del corpo. Disturbi nel lavoro di questo sistema possono creare varie e serie malattie come il cancro.

Emozioni, paure, gelosie, avidità, ansie e incertezze nella vita esercitano un’influenza nel comportamento delle ghiandole endocrine e delle secrezioni ormonali. Mentre certi ormoni possono uccidervi, la stimolazione di altri può aiutare a eliminare le malattie in un giorno. Uno squilibrio può essere la causa di un cancro o di un infarto. Può anche salvarvi immediatamente da un importante attacco cardiaco. Se in qualche misura la ghiandola pituitaria è disturbata, un ormone, la prostaglandina, può essere secreto continuamente da determinati tessuti del corpo e una donna non potrà mai avere un figlio, perché la prostaglandina uccide gli ovuli immediatamente, prima che diventino fertili.

In condizione di stress e sforzo continuo il sistema nervoso parasimpatico, ida nadi, ostruisce il sistema nervoso. Ciò crea uno squilibrio nel sistema neuro-endocrino dovuto alla debole risposta del corpo alle prolungate situazioni stressanti. Una conseguenza molto comune di questo blocco è il diabete. Il punto cruciale del problema non è il pancreas come ritenuto dall’odierna scienza medica. È il comportamento del sistema nervoso parasimpatico che è una realtà molto complessa. Deve essere reso libero dagli effetti dello stress prolungato dando il via a un cambiamento nella sfera superiore della mente. Una volta che il sistema nervoso parasimpatico è stato ringiovanito e riparato provvederà di nuovo alla secrezione dell’insulina.

Vi è un enzima chiamato urochinasi, secreto nel sangue, che è in grado di fermare immediatamente un attacco di cuore. Ora, se il corpo non produce abbastanza urochinasi, in particolare durante un periodo della vita che va dai cinquanta ai sessant’anni, nei momenti di ansia e paura elevate a causa di preoccupazioni fiscali, difficoltà di gestione o difficile situazione politica del Paese, il corpo potrebbe essere incapace di produrre questo ormone, le cellule del sangue chiamate piastrine, potrebbero ‘attaccarsi’ insieme causando un attacco di cuore. Allo stesso modo vi sono altri ormoni che controllano le funzioni dei reni, del pancreas, del sistema digerente e di quello riproduttivo. Lo yoga non sottovaluta mai il ruolo degli ormoni nel corpo. Essi sono degli agenti molto potenti.          

Nella terminologia yogica e tantrica la ghiandola pituitaria nel cervello è nota come sahasrara chakra. La ghiandola pineale, situata direttamente dietro il centro tra le sopracciglia in linea con l’apice della colonna vertebrale è chiamata ajna chakra. Le surrenali corrispondono a manipura chakra e la ghiandola del timo ad anahata chakra. Sotto il termine swadhisthana chakra vi sono le gonadi, le ghiandole sessuali, i testicoli e le ovaie. Questi chakra controllano le varie ghiandole del corpo. Secondo la moderna fisiologia questi centri vitali sono chiamati: plesso sacrale, solare, cardiaco e via di seguito.

Non importa chi siete e quanto intelligenti siete, se non siete in grado di controllare il flusso dell’energia di ida e di pingala nadi, le funzioni comportamentali degli ormoni o le secrezioni chimiche che vanno dal cervello al corpo, vi ammalerete. Il sollievo che potrebbe darvi la scienza medica sarebbe molto limitato. Per questo motivo le pratiche di hatha yoga sono di primaria importanza in quanto rendono il corpo fisico libero dagli elementi tossici ed influenzano i centri fisici vitali. Una combinazione di hatha yoga e di dhyana yoga offre al praticante la soluzione contro gli effetti dannosi delle malattie mentali e fisiche.

Le pratiche e le loro attuali applicazioni
Ogni asana esercita una lieve influenza sul sistema ormonale, stimolando un po’ i chakra. Il pranayama genera un’influenza più profonda. Come una sigaretta dà un’influenza lieve e la ganja un effetto molto più intenso, la stessa cosa vale per le asana ed il pranayama. Il pranayama è uno strumento potentissimo. Agisce come una bomba nella trasformazione della personalità umana. Gli yoga shastra affermano che il pranayama è un mezzo per controllare non solo il prana ma anche chitta e l’intero concetto di tempo, spazio e oggetto. È un sistema tramite il quale si amplia il campo delle possibilità di prana shakti in altre sfere dell’esistenza, oltre le dimensioni dello stato di veglia, di sogno e di sonno.

Sebbene l’uso del pranayama e delle asana sia diventato molto diffuso in tutte le sfere della vita e non solo per gli uomini d’affari, le persone non capiscono come il canto di Om possa influenzare le relazioni d’affari. Cito l’esempio di una ben nota società tedesca. Ogni volta che il consiglio d’amministrazione si riunisce ci sono sempre grandi disaccordi, conflitti e problemi che sfociano in cattive relazioni e mancanza di cooperazione. Come soluzione hanno introdotto delle pratiche di yoga nei loro programmi. Prima dell’inizio di una riunione spengono le sigarette e chiudono gli occhi per cinque o dieci minuti. Come prima cosa cantano Om insieme per diverse volte con una ‘O’ lunga e una ‘M’ corta, poi si concentrano per altri tre o cinque minuti sul flusso naturale del respiro che fluisce continuamente, cantando il mantra non udito Soham. Finita questa pratica iniziano le loro discussioni d’affari. Hanno trovato questa breve e semplice pratica di yoga d’aiuto non solo per mantenere armonia e vitalità durante la riunione ma anche per affrontare un problema cruciale di lavoro in maniera veramente efficiente. Per gli Hindu Om è un mantra sacro ma per gli scienziati delle future generazioni può diventare un potente tonico per sintonizzare la mente. All’Università di Medicina di Barcellona i dottori hanno condotto una ricerca in merito agli effetti sul cervello della ripetizione di Om. Uomini e donne di ogni età, dirigenti, studenti, casalinghe ecc. hanno cantato Om in molti modi differenti. ‘O’ corto e ‘M’ lungo, ‘O’ lungo e ‘M’ corto, ‘O’ e ‘M’ uguali. È stato utilizzato un macchinario molto sofisticato che comprende ECG, EEG e GSR e che registra i risultati di centinaia d’impulsi che si hanno nel corpo simultaneamente, come ad esempio le onde alpha, beta, theta e delta.

Di tutti questi cambiamenti registrati in varie parti del corpo, quello più eccezionale riguarda le onde cerebrali che si alternano da alpha a theta. Quando pronunciavano ‘O’ venivano registrate le frequenze alpha e quando cantavano ‘M’ quelle theta. Uno stato d’intensità alpha corrisponde al profondo stato di rilassamento mentre quello theta rappresenta lo stato di creatività ed ispirazione associato a stati di meditazione. Quindi, l’effetto di queste onde alternate nel cervello genera uno stato di dinamica tranquillità. Mentre lo stato di rilassamento di cui normalmente un dirigente fa esperienza durante gli impegni lavorativi quotidiani è uno stato di passiva tranquillità, dove la mente è letargica e regredisce nello stato di tamas. Questo noioso stato di rilassamento può essere indotto anche con l’uso di narcotici, tranquillanti, alcool e dalla stanchezza.

Come essere umano che vive in questo periodo di moderna tecnologia, è necessario prendersi una pausa per venire a conoscenza di quella brillante luce all’orizzonte. Siete a un incrocio. Dovete decidere voi come debba continuare la vostra vita, seguendo lo stesso ritmo come nel passato o iniziando una via migliore, più elevata grazie alle pratiche di yoga.

Nello yoga si dice di doversi alzare presto al mattino, alle quattro. Si dovrebbe praticate quindici o venti minuti di asana, dieci di semplice pranayama e quindici di dhyana yoga. In questo modo si termineranno le pratiche alle sei e così si sarà pronti per la giornata. Non è una parte importante solo per la disciplina yogica ma dovrebbe esserlo anche per qualsiasi imprenditore, perché è necessario mettere in movimento tutte le energie mentali, emozionali e fisiche per gestire i conflitti, le battaglie, le competizioni e i problemi finanziari che si devono affrontare quotidianamente. 

Qualche volta si necessita anche di energie spirituali, perché senza l’intuizione non si può avere successo negli affari. Il lavoro non dipende solo dalla logica e dalla matematica. Nonostante esse giochino un ruolo importante non sempre funzionano bene come l’intuizione. Queste energie combinate creano uno stato di dinamica tranquillità. Quando la mente è resa totalmente dinamica dalle pratiche di dhyana yoga dà dei risultati eccellenti. Una mente concentrata e rilassata può svolgere una quantità maggiore di lavoro per lungo tempo senza stancarsi. È meno disturbata da entrambi i tipi di distrazioni esterne e interne, e sarà in grado di rimanere focalizzata sul lavoro che si sta facendo. Questa unidirezionalità rende la mente più potente, capace di agire e pensare con una grande forza. La pratica di dhyana yoga può essere utilizzata anche la sera quando si torna a casa esausti. Praticate una tecnica meditativa per dieci o venti minuti, non di più, invece di leggere il giornale, accendere il televisore o fumare una sigaretta. Per cortesia non pensate che io sia contrario a tutte queste cose. Lo yoga non è in disaccordo con il fumo, perché dopo tutto anche il Signore Shiva fumava! Lo yoga fa questione solo sulla dipendenza al fumo e sulla sua efficacia nell’aiutare ad alleviare la tensione in modo permanente.

Spegnete le luci, sedete comodamente per quindici minuti e divenite consapevoli del respiro naturale e spontaneo che va e viene dal momento della nascita senza che ne siete consapevoli. Questa pratica è conosciuta come ajapa japa, la consapevolezza del respiro naturale combinata con il mantra. Il mantra è il ritmo silenzioso di Soham, udito all’interno del suono del respiro. Seguitelo in ogni inspirazione ed espirazione. Sentite So quando inspirate e Ham quando espirate. La pratica quotidiana di ajapa japa può rinfrescarvi e dinamizzarvi in brevissimo tempo.

L’atteggiamento yogico nei confronti della vita
La vita di un sannyasin non significa non coinvolgersi con le attività che affronta un imprenditore. La Bihar School of Yoga ha le sue diramazioni in tutto il mondo. L’opera di diffusione della missione dello yoga coinvolge gli aspetti pratici della vita e le imprese, la finanza, le proprietà, la costruzione di edifici, le istituzioni e le costituzioni, sannyasin e sannyasini che sono sparsi in lungo e in largo. Non pensate che io sia un uomo privo di complicazioni. Niente nella vita è facile, ma la mente deve essere leggera. Il modo di pensare e il metodo per affrontare i problemi della vita devono essere leggeri. Io sono capace di coinvolgermi nelle attività mondane, spirituali e istituzionali in modo tale che la mente rimane in uno stato molto tranquillo e dinamico. Non credo che dobbiate bloccare il pensiero o punire la mente con l’imposizione di alcune restrizioni. Dovete invece comprendere come pensare. La mente, se adeguatamente sintonizzata con la pratica di yoga è vostra amica, mentre una mente indisciplinata è la vostra peggior nemica nella vita. Un’ottima automobile potrebbe uccidervi se non è assistita, mantenuta e guidata da un autista attento e formato.

La mente è come un oceano. Quando i deva hanno frullato l’oceano hanno estratto quattordici gemme. Esse sono il simbolo delle qualità positive e negative della mente. Queste due tendenze naturali della mente sono una di fronte all’altra in conflitto. Una cerca di equilibrare la mente l’altra di distrarla. Dobbiamo usare sushumna nadi come base e agitare la mente per svegliarla con le vaste pratiche di dhyana yoga.

Lasciate che le cose accadano e imparate a gestire la vita. Pravritti marga è la vita del coinvolgimento. Nivritti marga è la vita della rinuncia, del non coinvolgimento. Tutti, compresi i sannyasin e i bambini appartengono al sentiero di pravritti. Dovremmo coinvolgerci nel pravritti marga con una mente fondamentalmente sintonizzata su nivritti. In questo modo si diventa capaci di gestire gli affari della vita in modo talmente efficiente d’avere successo senza soffrire di trombosi coronariche, come purtroppo accade alla maggior parte degli imprenditori di oggi.

Le vostre imprese potrebbero fallire. A volte capita di fallire. Napoleone e Alessandro fallirono. Per Krishna la guerra del Mahabharata fu una grande delusione. Tuttavia il fallimento dovrebbe influenzare solo un aspetto particolare della vita. Non dovrebbe influenzare la totalità della personalità. Perché il fallimento dovrebbe influenzare la digestione o il sonno? Perché dovrebbe alterare l’atteggiamento che uno ha verso la moglie e i figli? Il fallimento è fallimento. Accettatelo. Un guerriero come Arjuna deve tenere arco e freccia in mano. Nella battaglia della vita un uomo deve tenere anch’esso arco e freccia nella forma di yoga. State viaggiando su un carro che è il vostro corpo fisico. È condotto da cinque cavalli: i sensi. Il carro segue la guida dello spirito, dell’atman. Non mettete via l’arco. Lo yoga deve essere ascoltato e praticato, non solamente in un eremo, in un monastero o in un ashram ma per affrontare le difficoltà, i conflitti e le possibili sconfitte.

Dovete comprendere e convincervi dell’enorme potenziale dello yoga. Una vita di soddisfazioni sostenuta dalla potenza dello yoga dovrebbe essere la vostra convinzione. Dovete dire: “Ho sentito parlare di yoga e la mia ignoranza è stata dissipata. Non vi è alcun dubbio sullo yoga nella mia mente.” Come disse Arjuna a Krishna: “Laddove vi è Krishna, il Signore dello Yoga e dovunque c’è Partha, colui che impugna l’arco, ci sono prosperità, vittoria, espansione e una politica sana. Questa è la mia convinzione.” Bhagavad Gita 18:78.

La vita offre molte possibilità. Ogni persona ha un compito da portare a termine, non possiamo rimanere inattivi. Il mondo deve divenire consapevole del grande dono dello yoga indipendentemente dall’appartenenza religiosa o nazionale. Per lungo tempo lo yoga è stato dimenticato ma ora stanno sorgendo e si stanno formando ottimi insegnanti armati di piena conoscenza della terapia, della scienza, della psicologia, della cultura e della storia yogiche.

Qualunque sia la professione, nel campo degli affari, in quello medico, scientifico, nella ricerca, nell’educazione o nella vita familiare, persone di tutto il mondo stanno accettando lo yoga con mente aperta. Lo stanno studiando, praticando, propagando e, soprattutto, vivendo. Lo yoga sta diventando una potente cultura nel futuro ordine mondiale, più potente e stabile di qualsiasi altro credo politico-sociale.