sabato 11 giugno 2016

Kirtan

Swami Satyananda Saraswati

Circa due anni fa, io ed altri swami, stavamo viaggiando su un camion. Sfortunatamente, iniziammo a cantare un kirtan sul camion in movimento. Cosa accadde? Mentre cantavamo ognuno di noi perse l’ego. Alcuni iniziarono a piangere, altri a cadere e il conducente non riusciva a capire nulla di quello che stava succedendo. Fortunatamente, c’era una persona in fondo al camion che aveva ancora mantenuto la gestione del proprio ego e ci salvò. Altrimenti saremmo caduti tutti dal camion. Io non sarei qui oggi, se non fosse per quell’uomo che mantenendo la sua mente vigile, ci mantenne tutti. Fu un’esperienza meravigliosa. Poi, tornando in noi stessi, ritrovato il nostro ego, piangemmo come dei bambini. Vedete, quando si canta, non importa quale nome si stia cantando, è il ritmo e tutte le persone che si uniscono e che cooperano. Il potere creato cambia l’intero essere, dall’esteriorità all’interiorità più profonda. Poi arriva un momento in cui si può trascendere le barriere della personalità. Tutti avete delle barriere nella personalità. Gli uomini e le donne hanno delle barriere nella personalità, anche un bambino piccolo che è già swami le ha. 

Si pensa che il Signore Shiva sia l’archetipo dello yogi. Conoscete il Signore Shiva, noto anche come ‘Nataraja’. Ma più grande del Signore Shiva fu Krishna. Visse la propria vita come una danza. Credo che nei riferimenti più antichi che si possono trovare, Krishna e il flauto sono elementi inseparabili. Dove c’è Krishna c’è il flauto e dove c’è il flauto c’è Krishna. Qual è la differenza? Dove c’è yoga c’è nada e dove c’è nada c’è yoga. Il flauto è il simbolo del nada yoga; il flauto interiore che si sente durante la meditazione. Il Signore Krishna trascorse l’intera vita danzando, facendo kirtan e cantando. Questa è una delle forme più semplici di yoga, con cui non solo ci si rilassa e si esprime spontaneamente la natura superiore o divina, ma si può divenire, anche, una cosa sola con il Sé cosmico. Tutto questo inizia con il kirtan.
In realtà è nada yoga e dipende principalmente dallo sviluppo del suono. Questo tipo di yoga ci porta sempre più vicini alle dolci, leggiadre e naturali sensazioni della vita.

Mi piace vedere le persone che accennano delle piccole danze durante il kirtan, ma devono essere creative. Ricordo di Chaitanya, il grande interprete di kirtan del medioevo indiano, nato nel Bengala, quando cantava:

        Sri Krishna Chaitanya, Prabhu Nityananda
Hare Ram, Hare Krishna, Sri Radhe Govinda

Oh! Le persone lo seguivano kirtan dopo kirtan, perché questo è il modo in cui ci si evolve. Questo è il ritmo, la creatività. Questo è il modo in cui ci si rilassa e si aumentano le potenzialità. Forse, se si testassero le persone mentre praticano dei kirtan, si scoprirebbe che hanno le onde vibratorie alpha elevate. E di cos’altro abbiamo bisogno? Passando attraverso alpha, beta, delta e theta, forse solo di qualche altro ‘pha’ o ‘ta’.