lunedì 21 settembre 2015

La dieta yogica corretta

Molte persone si chiedono quale sia la dieta ideale per un praticante di yoga. Durante il corso di kriya yoga tenuto al Satyananda Ashram di Barcellona nel settembre del 1981, Swami Satyananda Saraswati diede la seguente risposta.

Un grande equivoco si è avuto nel corso degli ultimi 20-30 anni per quanto riguarda la dieta più adatta agli aspiranti di yoga. Molti praticanti hanno creduto che uno yogi dovrebbe assumere latte, frutta e verdura cruda. Ma questo non è corretto e io non l’ho mai consigliato, vista la mia osservazione ed esperienza su quest’argomento. Attraverso molte prove ed errori sono giunto alla conclusione che alcuni alimenti non sono appropriati per il corpo umano. Se analizziamo le secrezioni del tratto digestivo e delle gengive, i denti e la saliva, se esaminiamo la forza delle mucose in tutto il tratto alimentare, la lunghezza degl’intestini e li paragoniamo con quelli di altri animali carnivori, o con quelli degli animali che vivono di frutta, troveremo che c’è una differenza sostanziale. La lunghezza dei nostri intestini è la prova che il corpo umano dovrebbe alimentarsi solo di cibi cotti.

Di tanto in tanto ho accennato alla dieta yogica, ma vi darò alcune idee in più.  La cosa migliore che possiate fare è venire qui in ashram per qualche giorno e seguire la dieta che seguiamo. Certamente questa non include burro e grasso, cibi crudi e frutta. Il cibo che gli aspiranti di yoga assumono dovrebbe essere cotto e contenere condimenti. Non ho usato la parola ‘spezia’, ho usato la parola ‘condimento’ perché i condimenti contengono alcuni elementi identici agli enzimi all’interno del corpo. Ad esempio il coriandolo, i semi di anice, il pepe nero, il pepe verde, il pepe rosso, i chiodi di garofano, il cardamomo, la cannella ed altri. Tutti questi non sono speziati come gusto: sono condimenti con proprietà che sono le stesse degli enzimi all’interno del corpo.       

Il tema della dieta è sicuramente pertinente agli stadi più elevati dello yoga. Quando avviene il fenomeno del risveglio della kundalini in ajna e in sahasrara chakra, il sistema digestivo è sottoposto ad un cambiamento. Non sarà più capace di digerire bene il cibo o creerà ciò che chiamiamo ‘fame’, ingordigia. Quindi, quando ingerite una piccola quantità di cibo accade che le secrezioni idrocloridriche e gli enzimi non vengano impegnati. Perciò, qualsiasi cibo mangiate, il procedimento migliore è che per prima cosa lo cuciniate aggiungendo i condimenti necessari.  

La scienza della dieta è indipendente ma sicuramente correlata a ogni sistema di yoga. La dieta è differente da yoga a yoga. Qui sto parlando della dieta per il risveglio della kundalini e della sua conseguente unione con Shiva. Non sto parlando della dieta che occorre seguire in hatha yoga, che è totalmente differente, perché se praticate shankhaprakshalana e poi mangiate tutto questo pepe rosso e nero, sicuramente soffrirete. Il regime dietetico di un karma yogi, di un bhakti yogi, di un raja yogi, di un hatha yogi e di un kriya yogi non può essere lo stesso.

La dieta di un bhakti yogi è molto libera. Egli può mangiare ciò che vuole. Può assumere formaggio, burro e ogni tipo di dolciumi e alimenti confezionati perché il sentiero del bhakti yoga non rallenta i processi digestivi. La stessa cosa è applicabile per un karma yogi. Può mangiare di tutto perché lavora duramente tutto il giorno nel giardino del guru o in cucina. Può mangiare cibo crudo o cucinato, tutto va bene perché nel suo caso il metabolismo è veloce, quindi non deve prestare particolare attenzione alla dieta.

Nel raja yoga, quando si sta seduti a lungo per la meditazione, la temperatura interna del corpo, che è responsabile della digestione, si abbassa. Una dieta pesante richiede un metabolismo e una temperatura corporea elevati per il corretto funzionamento del processo digestivo. Se un praticante di raja yoga assume cibi pesanti, nel corso del tempo, soffrirà di problemi di dispepsia, pressione alta, reumatismi e problemi coronarici.

Quando parliamo di dieta, non dobbiamo discutere in termini di puritanesimo. Dobbiamo considerare solamente una cosa: se il corpo è in grado oppure no di digerire tutto il cibo. Per digerire il cibo che mangiate avete necessità di cinque secrezioni digestive in giusto equilibrio e avete anche bisogno di uno specifico gruppo di enzimi. Oltre a tutto ciò, avete bisogno di un’adeguata temperatura interna del corpo, che varia nelle differenti aree del corpo.

Dalla bocca al retto ci sono differenti zone. Nell’intestino tenue è richiesta una temperatura costante per lungo tempo. Nello stomaco si ha bisogno di una temperatura elevata per un massimo di tre ore. Se la temperatura elevata rimane per più di tre o quattro ore svilupperete iperacidità e ulcere gastriche. Se avete una bassa temperatura nell’intestino tenue avrete disturbi gastrici. Se avete un’elevata temperatura nell’intestino crasso avrete diarrea, dissenteria o colite.

Queste temperature sono influenzate da un prolungato periodo di meditazione e di sadhana e se ciò è parte della vostra routine quotidiana, dovrete regolare la dieta. Per prima cosa, le verdure devono essere ben cotte in modo che la bassa temperatura non disturberà la digestione nel corpo. In secondo luogo, è necessario aggiungere qualcosa alle verdure per aiutare il funzionamento degli enzimi digestivi e degli acidi per risparmiare energia.

Alcuni cibi, come ad esempio la papaya, l’ananas e i germogli di soia contengono enzimi. Il coriandolo, il pepe, la curcuma, i semi di anice, il pepe di cayenna, i semi di cumino, i semi di senape, l’olio e la cipolla sono chiamati digestivi perché aiutano il processo digestivo ad andare avanti senza intoppi. Alcune medicine allopatiche per l’indigestione sono fatte proprio con queste sostanze. Ci sono anche molte erbe che aiutano la digestione. La menta piperita, l’erba medica e la camomilla sono, probabilmente, le più note.

Avendo fatto uno studio approfondito sui cibi naturali e avendoli testati su me stesso, sono giunto alla conclusione che una combinazione di cibi naturali e macrobiotici è la cosa migliore. Ho scoperto anche che invece di cucinare il cibo nello stomaco è meglio cucinarlo nella maniera corretta in padella. Cinque o sei sostanze digestive dovrebbero essere aggiunte al cibo mentre si sta cuocendo. Mescolandoli nel cibo fanno si che il processo di cottura liberi gli enzimi e le sostanze chimiche che aiutano la digestione. La combinazione di calore, sostanze digestive ed enzimi rompe il cibo in componenti di base sempre più piccoli, rendendolo più facile da digerire e facendo risparmiare energia.

C’è un cibo meraviglioso che ho testato su di me nel corso di diversi anni perché in ashram non è possibile avere differenti tipi di diete per ognuno e non si ha molto tempo e denaro. Così ho provato a sviluppare due semplici tipi di cibi, uno per quelli a cui piace il grano e l’altro per chi ama il riso. Si chiama khichari integrato. Per prima cosa dovete cucinare riso e dhal, poi aggiungere tutte le verdure. Potete aggiungere di tutto: tutto va bene. È il pasto più economico e soddisfacente che abbia mangiato ovunque, in ogni parte del mondo. Nient’altro può essere paragonato a questo tipo di cibo. È il migliore per le persone cui piace il riso. Per chi preferisce il grano c’è un altro modo per prepararlo usando il grano spezzato. Bisogna cucinarlo finché diventi morbido quindi aggiungere il dhal e le verdure e terminare la cottura. Quando mangerete questo khichari dovrete sentirvi liberi di mangiarne quanto ne volete senza alcun timore. Questa è la dieta per una persona impegnata in un’intensa vita spirituale e che sta per fondersi nello stato finale.   

Negli anni recenti molti ricercatori si stanno interessando alla dieta e diversi sistemi sono stati analizzati e testati. La dieta giusta è un aiuto per l’aspirante spirituale, ad ogni livello. La dieta è tanto importante quanto lo yoga. Ma se v’interessate solo alla dieta e non praticate yoga, allora siete dei fanatici del cibo. Quindi, in riguardo alla dieta c’è un punto che dovete ricordare. La coscienza è oltre la dieta. Qualsiasi cosa mangiate, frutta, verdure crude o cotte, formaggio, burro, manzo o prosciutto, non fa nessuna differenza per la coscienza.

Tratto da http://www.yogamag.net/archives/1982/isep82/cordiet.shtml