sabato 20 giugno 2015

News dalla stampa

Lo yoga non è una cura ma un aiuto per stare meglio

Nel numero di gennaio 2015 della rivista “Fondamentale” dell’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) è stato pubblicato un articolo riguardante lo yoga come pratica di supporto per i pazienti oncologici.

I pazienti oncologici - si legge nell’articolo - possono trarre beneficio dalle forme più tradizionali dello yoga, quelle, cioè che miscelano in modo equilibrato posizioni, respirazione, rilassamento e meditazione. 

Lo yoga non è una terapia contro il cancro e non ha effetti preventivi specifici: nonostante ciò è stato studiato in molte malattie croniche (oncologiche comprese) per la sua capacità di migliorare la qualità della vita e, in alcuni casi, di alleviare dolori e tensioni, favorendo l’efficacia dei trattamenti farmacologici.

Varie ricerche hanno dimostrato che lo yoga può contribuire a controllare alcune funzioni fisiche come la pressione del sangue, la temperatura corporea, la forma delle onde cerebrali (che sono un indice dell’attività del cervello) e la resistenza cutanea (a sua volta una misura dello stress). Solo le persone sufficientemente “allenate” raggiungono una capacità autonoma di controllo dei parametri fisiologici: per tutti gli altri si tratta di una pratica che da un lato favorisce l’elasticità delle articolazioni attraverso esercizi dolci e graduali, dall’altro il rilassamento generale attraverso il respiro e la meditazione.


Uno studio dei National Institutes of Health statunitensi ha dimostrato l’efficacia delle tecniche yoga nel ridurre il dolore associato ad alcuni tipi di tumore, oltre alla depressione, attraverso il rilascio di particolari sostanze che per queste proprietà sono dette “neurotrasmettitori del benessere”. In alcuni casi, il rilassamento dello yoga si è dimostrato efficace nel combattere l’insonnia da addormentamento (cioè quella legata alla difficoltà di prendere sonno).