sabato 20 giugno 2015

Lo scopo del karma yoga

Dagli insegnamenti di Swami Satyananda Saraswati

La mente è in continua evoluzione dalla grezza materia di prakriti, la natura, che è composta dai tre guna: sattwa, rajas e tamas. Questa mente ha tre ‘difetti’: mala, impurità; vikshepa, distrazione e dissipazione; avarana, velo o ignoranza. Le pecche della mente sono innate e sono gli ostacoli principali nell’esperienza spirituale e mondana. L’impurità della mente può essere gestita con il karma yoga.

La mente
Ogni individuo è stato ben strutturato, ma non è in grado di strutturare la mente profonda. Quando ci si siede per meditare si può vedere di tutto e la mente non sta ferma nemmeno per un istante. La mente è distratta: un pensiero viene oscurato o sorpassato da un altro. Qualche volta c’è così tanta confusione nella sfera mentale che una persona sensitiva potrebbe impazzire. Si percepiscono tante correnti di pensiero che attraversano la mente e ognuna contraddice l’altra. La schizofrenia, le nevrosi e il comportamento psicotico possono esser riscontrate nella mente di ogni persona.

Quando si deve affrontare un disastro nella vita, tutto esplode. Fino all’arrivo della crisi una persona va al nightclub, fa i picnic e tutto sembra piacevole. Ma, quando arriva una difficoltà, ogni cosa esplode. Gli stati negativi della mente come la paura, l’ansia, il dubbio, le nevrosi e le psicosi sono espressioni delle impurità latenti. Sono innescati dai profondi samskara, le impressioni della mente, che sono le sue impurità.

Le persone brancolano nel buio. Cercano di comprendere i segreti della vita usando la mente – lo strumento peggiore che hanno! La mente non è purificata; è una mente malata e si cerca d’immergersi nelle profondità della realtà con questa mente malata.

La purificazione
Non si può raggiungere l’esperienza più elevata soltanto chiudendo gli occhi e cercando di controllare la mente. Se lo specchio non è pulito, non serve a nulla pulire il proprio viso! La purificazione di sé stessi è il primo gradino nella scala della spiritualità ed inizia quando l’individuo sviluppa lo spirito del karma yoga.

La purezza della mente non è purezza etica o qualche standard arbitrario di pensiero. Non è la morale, la religione o il pensare bene degli altri. Atma shuddhi, la purezza del sé, significa che la mente è libera dall’influenza dei samskara e di prakriti, l’universo manifesto. Cosa accade quando la mente diventa pura? Giungono chiarezza, purezza e concentrazione. Quando si pulisce lo specchio, si può vedere il proprio viso. Se non puliamo lo specchio, non possiamo vedere il nostro viso. Con il karma yoga la personalità diventa sempre più pura, giorno dopo giorno, finché si fa esperienza dell’ininterrotta pace della mente.

L’equilibrio mentale è di due tipi. Uno è il processo psicologico con il quale una persona cerca di mantenere la mente equilibrata per avere buona salute, delle buone relazioni, un buon focolare domestico e società. Mantiene un obbligatorio equilibrio mentale esterno, perché sa che questa è una buona cosa, anche se interiormente tutto potrebbe essere totalmente squilibrato e in confusione. Il secondo tipo di equilibrio si raggiunge quando la purificazione della mente avviene con un processo costante, inflessibile e prolungato di eliminazione del karma. Questa purificazione ha come risultato il reale equilibrio mentale.

Il ruolo del karma yoga
Le impurità sono incorporate nella mente e non possono essere viste finché non ci si confronta con certe situazioni ed eventi. Supponiamo che una persona non si arrabbi mai, ma quando deve affrontare una situazione particolare, fa esperienza di rabbia. Ciò significa che la rabbia, la gelosia, l’avidità e la passione sono incorporate nella personalità. Perciò la personalità deve essere pulita da queste impurità.

Nel karma yoga le persone devono coinvolgersi in diverse situazioni. Non possono praticare il karma yoga da soli, ma devono praticarlo con altre persone. Mentre praticano karma yoga fanno esperienza di varie difficoltà, fallimenti e realizzazioni, man mano che la loro reale personalità viene fuori. Si rendono conto d’avere attaccamenti, desideri, gelosia, rabbia, violenza e passione. Che hanno una mente debole, sono nervosi, non devono fallire, non riescono a gestire una vittoria o diventare esperti. L’intera personalità è esposta, durante la pratica del karma yoga. Mentre praticano karma yoga possono realizzare e comprendere la loro natura, personalità, i propri samskara e le debolezze. Non possono comprendere questi problemi senza esporsi al karma yoga.

Il purgante
Cosa succede quando una persona prende un purgante? Andrà in bagno dieci, quindici o venti volte e porterà fuori tutto. Allo stesso modo occorre trovare un catalizzatore che ecciti il karma. La passione, la rabbia, la gelosia e l’avidità sono karma. Questi sono esempi, ma c’è una lunga lista di karma. È possibile liberarsi da questi karma, o bisogna convivere con essi? Si può raggiungere il samadhi con questi karma? Con questa passione, avidità e rabbia? No, occorre prendere un purgante! I karma con la propria moglie, con il proprio marito, i figli, i buoni amici e quelli miserabili, vengono espulsi con un purgante.

Questo deve essere l’atteggiamento da mantenere nella vita. Quindi, la passione non è passione; niente è maya e niente è mondano. Perché una persona si sposa? Per trascendere la passione. Perché una persona accumula ricchezza? Per trascendere l’avidità.

Coloro che non praticano karma yoga ma si ritirano in un monastero o in una foresta per praticare la meditazione, non possono conoscere l’influenza dei propri samskara. Meditano per anni e anni, ma non accade nulla. Arrivano a un certo livello, si fermano lì e non riescono ad andare oltre. Senza la pratica del karma yoga, che si viva in famiglia o nell’ashram di un guru, se lo spirito del karma yoga è completamente assente, nessuno è capace di purificare chitta, la mente. 

La natura animale
Le azioni espellono l’istintiva, animale natura dell’uomo. Nella struttura umana esiste una natura animale sotto forma di abitudini, modi, desideri, istinti e impressioni inconsce. C’è un istinto animale nell’uomo che è la causa dei desideri e dei samskara, chiamato “la tendenza naturale”. A causa di questo l’uomo non conosce sé stesso né può liberarsi dal suo legame. Questa natura animale nell’uomo può essere espulsa solamente facendo delle azioni. Se un aspirante spirituale non pratica karma sotto la luce del karma yoga, le questioni antiche soppresse non trovano l’appropriata espressione e la personalità non può essere integrata. I karma, le azioni, sono necessari e sono una parte integrante del processo di auto-illuminazione.

Facendo delle azioni per molto tempo i karma accumulati saranno esauriti e la personalità inizierà a divenire libera di proseguire seguendo gli elevati schemi della vita spirituale. L’aspirante scoprirà con l’auto analisi che karma significa non solo la semplice routine quotidiana o i doveri, ma anche la forza del desiderio che li motiva. Il karma esprime pensieri, desideri e ambizioni radicate che, altrimenti, rimarrebbero nascosti e dormienti nella personalità per lunghissimo tempo.

Espressione
Quando s’inizia a fare la purificazione dei karma, i problemi psicologici che si hanno non devono essere trattati. Occorre lasciarli venir fuori. Se c’è paura occorre affrontarla e non cercare di eliminarla. Più si cerca di rimuoverla, più viene soppressa. Se si hanno delle passioni, non dovrebbero essere soppresse con la morale religiosa o con un comportamento puritano. Si dovrebbe permettere di farle venir fuori ed esprimerle!  Se si ha odio e gelosia non si dovrebbe dire che questo è male; possono essere cose positive o negative, ma sono interiori. Non sono importate, sono parte della propria personalità e vengono fuori come un bubbone. Quando è il momento che vengano fuori, bisogna lasciarle arrivare! Perché sopprimerle?

Perché andare dal dottore a parlare dei propri problemi mentali? Egli vi farà innumerevoli domande. Poi potreste stare meglio oppure no, ma questo non è l’approccio corretto. Non c’è nulla nella vita che debba essere curato, ma tutto deve essere espresso. Se una persona fosse senza paura, gelosia, odio, desideri e passioni sarebbe un idiota!

Una persona diventa senza paura e trasmette la non paura agli altri solo nello stato sattwico. Non è spaventato da nessuno e nessuno è spaventato da lui. E’ amorevole, caritatevole e compassionevole e non ha nemici.

Il giardino interiore
Un altro scopo del karma yoga è quello di occuparsi della vita interiore. In un giardino si zappa la terra, si spargono i semi, si mette il letame, si rimuovono le erbacce e si controlla la propria creazione anche facendo delle veglie notturne. Questo è un semplice riflesso di ciò che si fa interiormente. C’è un selvaggio, incolto giardino all’interno della mente, dove crescono erbacce e cespugli spinosi. Queste piante non permettono a nessun fiore, frutto o bellissima pianta di crescere, quindi occorre estirparli.

Cosa accade quando si seminano dei buoni semi, dei buoni samskara e karma, in questo giardino? I piccoli animali che vivono nella foresta escono fuori la notte e distruggono tutto il lavoro che è stato fatto durante il giorno. Quali sono questi animali che escono nella notte? Il primo è il desiderio, il secondo la frustrazione ed il terzo l’attrazione per la vita sensuale. Per questo è scritto nelle Upanishad: “Non dormite la notte”.

La vita interiore, il giardino interiore, deve essere curato nei minimi dettagli e sorvegliato, esattamente allo stesso modo in cui ci si prende cura di un giardino.