martedì 30 settembre 2014

Prana Vidya, scienza e manipolazione dell'energia

Swami Satyananda Saraswati
Discorso tenuto allo Zinal Conference, in Svizzera, il 4 Settembre 1980

1^ Parte
Questo corpo fisico è un magazzino di energia pranica, una dinamo, con infiniti tipi di correnti elettriche che lo attraversano. Gli occhi ordinari vedono questo corpo come una combinazione di carne, sangue ed ossa, ma gli yogi e gli scienziati hanno visto una grande forza dietro questo corpo fisico. Il prana del corpo è molto più sottile dei nuclei di un atomo, e noi ancora non siamo capaci di controllarlo. Per la maggior parte delle persone prana significa respiro, ossigeno, ioni e via di seguito. Ma gli esperimenti scientifici stanno cominciando ad avvicinarsi alla realtà. Gli scienziati stanno scoprendo che l’energia crea un collegamento tra il corpo fisico ed il corpo psichico. Sono arrivati alla conclusione che l’energia, o la forza pranica, è convertibile nella forza materiale e che la forza materiale è convertibile nella forza pranica.

Conoscete la famosa equazione di Eistein: E=mc2, ciò significa che la materia è energia nel suo stato potenziale. C’è un piccolo esperimento scientifico che può essere usato per illustrarlo chiaramente. Se guardate un pezzo d’osso ad occhio nudo tutto ciò che vedete è un osso. Se guardate lo stesso pezzo d’osso al microscopio cosa vedete? All’inizio i muscoli, poi gli atomi e poi i nuclei degli atomi. Infine scoprirete il fantastico comportamento dell’energia.

Il pezzo d’osso che appariva come materia morta, non è affatto morta: sono solo i nostri occhi che sono incapaci di scorgere l’energia in esso. Gli scienziati che hanno intrapreso lo studio dei campi energetici, affermano anche che ciò che viene chiamato materia morta è permeata d’energia pranica. Quindi, prana non significa solo vita, ma anche esistenza. Il significato etimologico del termine prana è “vita in esistenza”. Dove c’è mobilità e stabilità, lì c’è prana. Se un oggetto è privo di prana si disintegra.

La distribuzione dell’energia
Ogni fibra del corpo è connessa con la corrente pranica per mezzo di un complesso sistema di canali energetici, o flussi, chiamati nadi. Le nadi sono state oggetto di studio e le loro funzioni possono essere paragonate ad un sistema elettrico. L’energia è distribuita nel nostro corpo allo stesso modo in cui il sistema elettrico distribuisce l’energia dalla stazione generatrice alla vostra stanza. Muladhara chakra è la stazione generatrice. Da lì l’energia viene distribuita tramite tre cavi d’alta tensione – le nadi ida, pingala e sushumna – verso i vari punti dei chakra, o sottostazioni, situati lungo la colonna vertebrale. Dai chakra, l’energia viene distribuita ai principali poli o nodi maggiori verso i differenti organi e parti del corpo. Dalle nadi principali si ha un’altra distribuzione tramite le migliaia di nadi minori che portano l’energia in ogni cellula del corpo.

Dove non c’è energia, non c’è luce; dove non c’è energia, non c’è vita. Sapete cosa accade se c’è un corto circuito nel sistema elettrico: le luci si spengono per un minuto. O, qualche volta, a causa di un sovraccarico, il voltaggio scende molto in basso e tutte le luci si affievoliscono. Anche in questo corpo fisico, prana shakti è sottoposta talvolta a qualche alterazione e depressione. Dai vari chakra il prana viene distribuito ai principali organi e parti di tutto il corpo. In alcune zone vi è un eccesso d’energia ed in altre una mancanza. Occasionalmente, tutti hanno fatto esperienza di una diminuzione d’energia.

Alcune persone, frequentemente, entrano in uno stato di depressione, in cui la loro energia è così bassa che ogni cosa appare misera e confusa, e non c’è nulla che a loro piaccia. A volte, sebbene siano le nadi principali a trasportare il prana, si ha un’insufficienza nelle nadi minori. Perciò il corpo non lavorerà in modo appropriato. I principali disturbi, blocchi o squilibri nei canali energetici, si manifestano in ciò che nella terminologia medica è chiamato “crollo nervoso”. Quindi, tutte quelle condizioni di depressione, esaurimento, blocco energetico, eccesso d’energia, ecc. sono dovute ai vari stati dell’energia pranica.

Approccio somato-psichico
Molte persone affermano che tutte le malattie sono create nella mente. Questo è corretto ma non in senso assoluto. L’origine della malattia non è solo nella mente, è anche nel corpo. Molte malattie originano nella mente e viaggiano nel corpo. Le conosciamo come malattie psicosomatiche. Quando le malattie, invece, originano nel corpo e viaggiano verso la mente, sono note come malattie somato-psichiche. Il corpo è la base ed il prana è la forza. Sappiamo che corpo e mente non possono esistere senza prana. Per questo nell’hatha yoga, così come nel tantra, si parla di malattie somato-psichiche e, quando forniamo prana alle differenti parti del corpo, stiamo trattando questi tipi di malattie.

Molti anni fa ero dell’opinione che ogni malattia originasse dalla mente. Ero solito dire a tutti che i loro disturbi erano mentali, non fisici. Ma, quando ho visto che le persone miglioravano praticando hatha yoga, pranayama e altre tecniche, fui costretto a cambiare il mio modo di pensare.

Il prana è alla base della salute e della malattia umana. Anche una malattia psicologica può essere trattata con un aumento di prana. Perciò, nello yoga l’ipotesi è, che tutti i disturbi siano causati da un’impropria distribuzione di prana nel corpo fisico. Anche quelle malattie ritenute di natura psicologica, in realtà, sono causate da uno squilibrio della distribuzione del prana. Ad esempio, vishuddhi chakra è una delle principali stazioni di distribuzione. È situato nel collo ed i prana vengono distribuiti da vishuddhi alle differenti parti situate in quell’area (orecchie, occhi, naso, gola, tiroide, paratiroidi, timo, ecc.). Se c’è un’impropria distribuzione verso la tiroide, si hanno disturbi emozionali. Molti complessi emotivi di cui soffriamo sono direttamente causati dall’ipotiroidismo o dall’ipertiroidismo, e queste condizioni derivano dall’impropria distribuzione di prana da vishuddhi chakra. Quindi un problema emozionale sorto per l’impropria distribuzione di prana nel complesso tiroideo, dovrebbe essere definito somato-psichico e non psicosomatico.

Come secondo esempio consideriamo manipura chakra, dietro l’ombelico. Questo è il principale centro di distribuzione per il sistema digerente e per le ghiandole surrenali. Come sapete le surrenali producono l’ormone dell’adrenalina. Se vi è un’impropria distribuzione di prana da manipura chakra alle surrenali, si soffrirà di paura psicotica, coliti ed altri disturbi somatici.

Il terzo esempio è molto importante. Swadhisthana chakra, localizzato nel coccige, è la stazione di distribuzione per tutti gli organi uro-genitali eccetto che per i testicoli. Sono compresi l’utero, le ovaie, i reni, la vescica e gli organi urinari. Ora, se vi è un’impropria distribuzione di prana, o se un eccesso d’energia viene usata da questi particolari organi del corpo, si avranno problemi relativi a swadhisthana chakra. A volte le persone che soffrono di frigidità o d’impotenza vanno dal medico il quale immediatamente dice loro: “Hai un problema psicologico. Ti è successo qualcosa durante l’infanzia.”. Io non sono totalmente d’accordo con questa teoria. Le esperienze della nostra infanzia hanno un’influenza sui nostri attuali modi di comportamento, ma dovete sapere che nessun tipo di frigidità o d’impotenza è psicosomatica, ma è somato-psichica.

Trasmissione dell’energia
La scienza del “Prana vidya” è stata creata per facilitare la corretta distribuzione del prana attraverso tutto il corpo. Se c’è un eccesso di prana da qualche parte, tramite questa scienza può essere equilibrato. Se c’è una malattia causata dalla carenza di prana shakti, l’eccesso di prana che si ha in una zona, verrà inviata alla parte del corpo ammalata. Ciò viene fatto convertendo il prana in energia magnetica, che può anche essere trasmessa fuori dal corpo attraverso le dita, uno sguardo o un pensiero. Può essere trasportata con un fiore. Può anche essere usata per caricare un oggetto come un mala, così come con dei cavi elettrici si carica la batteria di un’auto.

La trasmissione del prana è un evento naturale che avviene in ogni momento, consciamente ed inconsciamente. Gli scienziati hanno visto che l’energia del corpo umano fluisce esternamente ed internamente. Le vibrazioni, o cariche d’energia, sono emesse costantemente da ogni corpo fisico. Alcune persone hanno delle radiazioni praniche molto forti, mentre altre delle radiazioni molto flebili. La ricerca con la fotografia Kirlian ha verificato quest’ipotesi sull’energia pranica.

Il prana è molto sottile e può essere percepito solo con il corpo psichico. I sensitivi possono sentirlo e chi è in natura un guaritore nasce con questa facoltà: con pranamaya kosha che si manifesta in maniera predominante. Sebbene non abbiano appreso questa scienza da nessun guru o libro, queste persone sono in grado di guarire le malattie. Spesso essi stessi sono sorpresi dai loro poteri e vanno alla ricerca di come funzionano e da dove vengono.

Certamente, la maggior parte delle persone non nascono guaritori, ma molti sono capaci di sviluppare questo potenziale, in una certa misura, attraverso la pratica di prana vidya. Questa tecnica non apre solo la consapevolezza ai vasti depositi d’energia all’interno del corpo umano, ma insegna anche come manipolarli coscientemente per migliorare la propria salute e quella degli altri.

Innalzamento e distribuzione dell’energia
Nella pratica di prana vidya il canale utilizzato per il risveglio del prana è pingala nadi che, nella scienza moderna, può essere paragonato con il sistema nervoso simpatico. Pingala origina in muladhara chakra, alla base della colonna vertebrale. Curva a destra ed a sinistra, attraversando tutti i chakra principali. Alla fine termina in ajna, dove l’energia è accumulata e conservata per essere distribuita. Al fine di praticare prana vidya occorre avere una buona conoscenza di pingala nadi.

Prima d’iniziare la pratica, se c’è un blocco d’energia da qualche parte nel corpo, occorre per prima cosa rimuoverlo con la pratica delle asana di yoga. La serie degli shakti bandha è particolarmente importante per eliminare i blocchi energetici nel corpo.

In seguito dovrete perfezionare ujjayi pranayama ed iniziare a familiarizzare con tutti i punti di localizzazione dei chakra. La maggior parte dei chakra sono abbastanza semplici da localizzare perché sono associati alle zone in cui possono essere percepiti direttamente: muladhara, perineo; swadhisthana, coccige; manipura, dietro l’ombelico; anahata, dietro lo sterno; vishuddhi, dietro la fossetta della gola. Ajna è il più difficile da localizzare. È situato nella ghiandola pineale, proprio alla sommità della colonna vertebrale, nel midollo allungato. Se consultate un testo di anatomia potrete vedere dove si trova, ma se cercate di localizzarlo mentalmente non riuscirete a trovarlo.

Abbiamo una pratica semplice per raggiungere questo scopo. Chiudete gli occhi e concentratevi sul centro tra le sopracciglia. Se riuscite a visualizzare un punto, bindu, o una stella in questo punto, allora potete passare alla fase successiva di questa pratica. Se non riuscite a visualizzare nulla, picchiettate del balsamo nel centro tra le sopracciglia. In pochi secondi avrete qualche sensazione in quel punto e riuscirete a localizzare il bindu o una stella.

Quando sarete in grado di visualizzare il bindu, muovetelo all’indietro verso ajna ed in avanti verso il centro tra le sopracciglia con l’aiuto di ujjayi pranayama. Sentite di respirare avanti ed indietro. Quando questa pratica si sarà stabilizzata e sarete in grado di localizzare tutti i chakra, dovrete sviluppare una chiara immagine mentale di pingala nadi. Ricordate che pingala non va oltre ajna. Si muove in curve assolutamente simmetriche. Iniziando da muladhara, pingala curva a destra, torna indietro ed attraversa swadhisthana. Poi curva a sinistra ed attraversa manipura, a destra ed attraversa anahata, a sinistra ed attraversa vishuddhi. Alla fine curva a destra e termina in ajna. Il sentiero è semplice da ricordare se tenete in mente che la prima e l’ultima curva sono sempre a destra.

Una volta che avrete una chiara immagine del passaggio di pingala, sarete pronti per iniziare l’innalzamento del prana. Inspirate in ujjayi e procedete attraverso le curve ed i chakra da muladhara ad ajna. Espirate in ujjayi e tornate indietro lungo lo stesso percorso verso muladhara. Inspirate mentre ascendete ed espirate mentre discendete. Il colore di pingala nadi è il rosso. Quindi mentre inspirate ed espirate, immaginate che state viaggiando lungo un sentiero rosso. Al termine di ogni inspirazione praticate kumbhaka (la ritenzione del respiro) in ajna chakra. Dopo quaranta giri, distribuite l’energia alla parte interessata.

La distribuzione di prana shakti alla parte interessata è un processo molto complicato, perché dovete conoscere come quella parte specifica è connessa con ajna chakra. Supponiamo che abbiate dolore ad un ginocchio; dovrete fornire prana a quella zona da ajna chakra. Questo rifornimento di prana alla parte interessata deve essere fatto con un tipo molto sottile di ujjayi. Ogni inspirazione deve essere così sottile da durare circa un minuto. Ma dovete conoscere gli esatti percorsi fisiologici e yogici da ajna chakra verso la parte interessata nel ginocchio.

Ci sono numerosi percorsi. Dovrete trovare quello corretto e quando l’avrete scoperto, farete circolare il prana da ajna alla zona interessata. Dirigete il prana caricato fino a quando sentirete delle forti sensazioni di calore, di fusione, ed un tipo di presenza magnetica in quella particolare area del corpo. Per prima cosa dovrete provarlo su voi stessi, poi potrete provarlo anche sugli altri.

Prana e mantra
Nel tantra il modo migliore per trasferire prana shakti è attraverso il mantra. Ogni mantra è conduttore di un certo tipo d’energia. Ad esempio, c’è un mantra speciale per il morso di un serpente. Dopo che una persona ha ripetuto questo mantra migliaia di volte, diventa carico di un particolare tipo d’energia. Se qualcuno viene morso da un serpente, chiamerà la persona che ha perfezionato il mantra. Come egli inizierà la ripetizione del mantra, il veleno verrà espulso senza causare nessun dolore o danno.

I mantra tantrici sono portatori d’energia pranica che deve essere usata in base alle regole per scopi particolari. Nei Tantra Shastra vi si trovano molti mantra, ma è necessario studiarli molto attentamente al fine di utilizzarli in modo appropriato.

La maggior parte delle persone non comprende il potere dei mantra e pensa di poterli utilizzare a modo loro. Altri usano una parola o un nome qualunque come proprio mantra. Ad esempio, potreste ammirare un grande uomo e voler usare il suo nome come mantra, ma questo non può essere un mantra. Se pensate a quell’uomo come il vostro guru o il vostro dio, avrete un’emozione verso di lui, oppure potrebbe piacervi il suono del suo nome. Questo è un mantra d’emozione; non è un mantra di prana shakti.

Ci sono mantra di tutte le lunghezze e descrizioni. Ci sono mantra derivanti dalle Scritture; mantra per la febbre; per neutralizzare i veleni e le malattie; per rimuovere gli ostacoli, le difficoltà ed i dubbi; per incrementare la salute, la ricchezza ed il sonno profondo; per il matrimonio, la progenie e la lunga vita. Certamente non dovete praticare tutti questi mantra. Se praticare pranayama, mudra e bandha, aumenterete la capacità della vostra prana shakti. Poi potrete aiutare gli altri con un mantra, un fiore, un mala, un pensiero o un contatto.

Il tocco terapeutico
In passato prana vidya era conosciuto e praticato solo da yogi e guaritori che erano abili in questa scienza. Oggi, tuttavia, quest’antico metodo di guarigione sta attirando molto l’attenzione delle principali autorità mediche, e sono in corso delle indagini per accertarne gli usi nel moderno campo medico.

In un esperimento osservato dal dottor D. Krieger, professore di educazione infermieristica alla New York University, 64 pazienti sono stati divisi in due gruppi. Un gruppo ha ricevuto il “tocco terapeutico” (curare con il palmo della mano o guarigione psichica) dalle infermiere due volte al giorno, mentre il gruppo di controllo ha ricevuto solo le cure infermieristiche di routine. Già dopo il primo giorno i pazienti trattati con il “tocco terapeutico” iniziavano a mostrare un significativo aumento dei livelli di emoglobina nel sangue. Nei pazienti non trattati non si riscontrò nessun cambiamento significativo.

“L’imposizione delle mani” è semplice e può essere praticato da tutti. Il terapeuta, per prima cosa, pone le sue mani gentilmente nell’area interessata del corpo della persona malata e poi si concentra per inviare energia guaritrice attraverso di esse.

Altri ricercatori hanno osservato il prana ed il suo potenziale di guarigione. Gli esperimenti sugli animali hanno mostrato che quando veniva usata molta cura e dolcezza nei reparti, il livello di guarigione era alto ed il numero delle infezioni post-operatorie era basso rispetto ad un altro gruppo dove venivano usate tecniche più brutali e meno attenzione. Molto lavoro rimane da fare in questo campo, che per ora sta procedendo lentamente. La fotografia Kirlian, gli esperimenti sulla crescita delle piante e degli animali, la piramidologia e lo yoga, sono tutte focalizzate sul fatto che c’è molto di più sul tocco terapeutico di quello che gli occhi possono vedere.

Il segreto della salute
In quest’era moderna, le persone si preoccupano delle vitamine ed i minerali, ma hanno dimenticato una cosa importante. La salute fisica non è la meta; è lo stato dell’essere interiore che costituisce la reale salute. Nei bei vecchi tempi, le persone erano solite affrontare le epidemie di vaiolo, le piaghe, il colera, la febbre gialla, le malattie del sonno e molte altre. Ora invece, nonostante l’avanzamento della scienza moderna, noi dobbiamo far fronte velocemente alla crisi della salute in cui il genere umano è coinvolto. Mai nella storia abbiamo avuto delle malattie così terribili. Di questi tempi siamo costretti a pensare: “C’è un modo per ottenere la miglior salute possibile?”. Negli anni recenti siamo giunti alla conclusione che lo yoga sia la risposta.

La componente mentale
Ci stiamo prendendo cura del corpo fisico, cercando di soddisfare i bisogni nutrizionali con adeguate vitamine e minerali ma, per un momento, pensiamo all’essere interiore. Che cosa facciamo per la mente? Non stiamo cercando di provvedere ai bisogni necessari della mente, per questo l’uomo sta diventando mentalmente malato. Non sa nemmeno come pensare, cosa pensare, o perché pensare; cosa sentire, come sentire o perché sentire. La sua mente è come una macchina guidata da una persona completamente ubriaca. Casualmente l’auto potrebbe arrivare a destinazione, ma è molto più probabile che faccia un incidente lungo la via. Perciò è molto importante avere la conoscenza di come controllare la mente, di come allenare la mente nel suo complesso ed anche di come migliorare la qualità della salute mentale. Questo è l’oggetto principale dello yoga.

Perché fate il bagno ogni giorno? Perché tenete la casa pulita? Perché ritenete che la pulizia fisica, la pulizia esteriore, sia necessaria per la buona salute. Allo stesso modo, avete mai considerato da quali pensieri particolari occorre “pulire” la mente? Pulite la cucina ed il bagno due volte al giorno, e la mente? Quando un pensiero di paura, ansia o dolore giunge alla mente, cosa fate? Vi lasciate andare, vi buttate giù; non provate mai a farlo uscire dalla mente. Questo è il motivo per cui soffrite d’ansia, paura, depressione, scoraggiamento e rabbia.

Questi pensieri colpiscono la mente, infettano la mente come un virus che causa devastazione nel corpo. Ma un pensiero è molto più pericoloso, potente ed efficace di un normale virus fisico. Quando un virus entra nel corpo, può essere trattato con determinati farmaci e medicine. Ma quando entra un pensiero, quando incombe la paura, quando le passioni e l’ansia entrano nella vostra mente, sapete quali effetti di vasta portata può avere? Quindi, quando parliamo di salute dobbiamo, senza dubbio, comprendere che ci manca la corretta conoscenza della salute della mente, la salute dell’essere interiore.

Le tre shakti
Lo yoga è un perfetto sistema pratico di salute fisica, mentale e spirituale. In accordo con la filosofia di base dello yoga, l’uomo è una composizione di tre costituenti di base: la forza vitale (prana shakti), la forza mentale (chitta shakti) e la forza spirituale (atma shakti).

Il prana è la forza vitale universale e questo corpo ne possiede una certa quantità. La nostra esistenza è un miracolo di prana shakti. È grazie al prana, che viviamo, ci muoviamo e cresciamo. Questa prana shakti non è l’aria che respiriamo, è proprio in noi; nasciamo con essa. Fino al quarto mese, il feto vive con il prana della madre ma, dal quinto mese in poi, sviluppa un’unità pranica indipendente. La vita è la manifestazione del prana.

Quando il prana fluisce ad un voltaggio corretto, vi sentite forti, energici, entusiasti, e tutte le facoltà sensitive sono nitide. Ma quando il voltaggio diminuisce vi sentite fisicamente deboli ed esausti.

Oltre al prana vi è un’altra shakti nel corpo chiamata mente, o coscienza, tramite la quale siamo in grado di pensare, ricordare, analizzare e differenziare. Ci sono molte facoltà mentali in noi, e sono tutte il gioco o la manifestazione della shakti mentale.

Prana shakti e chitta shakti sono rappresentate nel corpo fisico da due importanti flussi, noti, rispettivamente, come pingala nadi ed ida nadi. Il termine “nadi” significa flusso. In ogni lampadina elettrica ci sono due fili, il positivo ed il negativo. Allo stesso modo, in ogni organo e parte del corpo c’è una combinazione di entrambe queste shakti. La shakti mentale e prana shakti pervadono l’intero corpo dell’uomo.

La forza pranica è il positivo e la forza mentale è il negativo. Quando queste due sono connesse, si crea energia. Se si verifica una qualche disconnessione, cosa accade? Se rimuovete uno dei fili dal quadro elettrico la luce si spegnerà. La stessa cosa avviene negli organi minori e maggiori. Se un’energia fluisce e l’altra no, gli organi non funzionano. Quindi, in accordo allo yoga, dovrebbe esserci una distribuzione equilibrata in ogni parte del corpo, dalla testa ai piedi. Se c’è squilibrio, c’è malattia.

Prana shakti e chitta shakti sono entrambe energie. Atma shakti, il terzo tipo di energia, è spirituale. È energia non-fisica, trascendentale, senza forma. Muladhara chakra produce sia l’energia fisica sia l’energia spirituale, ma l’energia spirituale è prodotta da un generatore più grande. Quest’energia non può essere condotta né da ida né da pingala. Per questo c’è un altro canale, chiamato sushumna, che trasporta l’energia spirituale da muladhara verso sahasrara in modo da aprire tutto il cervello.

Sapete che solo una parte del cervello è funzionante; nove parti sono chiuse. Queste nove parti del cervello contengono infinita conoscenza, esperienza e potere, ma non siamo in grado di utilizzarle perché non c’è forza cosciente. Quando sushumna conduce quest’energia spirituale a sahasrara chakra, le parti dormienti del cervello diventano attive. A quel punto non si avrà solo salute mentale ma anche abbondanza spirituale. Quando il praticante di yoga è capace di risvegliare kundalini e connetterla con sahasrara attraverso sushumna nadi, diventa il maestro del corpo, della mente e dello spirito.

Quindi, il segreto della salute mentale è la corretta distribuzione di queste tre shakti – prana, mente e spirito. Nello yoga, ciò si ottiene tramite la pratica dell’hatha yoga, con la purificazione del corpo fisico; il pranayama, che purifica i canali, o nadi, attraverso cui viene distribuita l’energia; la meditazione, che ferma il fluire del prana e della mente e porta l’energia spirituale direttamente al cervello, in sahasrara chakra.

Le differenti branche dello yoga come hatha yoga, raja yoga, kriya yoga, ecc. sono dei sistemi molto potenti per la salute, non solo del corpo fisico esterno, ma per la salute dell’uomo nella sua interezza.

Al fine di raggiungere la salute totale, è necessario che la vita spirituale diventi la base della nostra vita ordinaria. Le persone di questo secolo pensano che la vita spirituale debba essere adottata per migliorare la vita fisica. Abbiamo messo il carro davanti ai buoi. Consideriamo la vita fisica, materiale, come la base, e la vita spirituale come un’aggiunta, ma dovrebbe essere il contrario. La vita dell’uomo è essenzialmente spirituale: la vita materiale è solo una parte della sua esistenza e allo stesso modo, abbiamo fatto molti altri errori. Diciamo: “Oh, la divinità è dentro di noi”, come se noi fossimo il contenitore del divino. Quando in verità siamo noi ad essere nella divinità e non che la divinità è in noi. C’è un differente modo di pensare che dovrebbe essere sviluppato per correggere gli errori del corpo, della mente e dell’anima, e creare armonia in tutti i livelli del nostro essere.

Non vi è dubbio che stiamo facendo errori a livello mentale, che abbiamo ignorato la mente ed è per questo che siamo diventati malati ed infelici. Quando prendiamo il sentiero dello yoga, la cosa più importante per noi è lo spirito, poi la mente e poi il corpo. Nella filosofia materialistica, il corpo è l’alfa e l’omega, ma nella filosofia yogica, il corpo non è la prima e l’ultima cosa. Questo corpo fisico non è il tutto; è solo una piccola parte della nostra infinita esistenza. Dobbiamo mantenere questo corpo in buono stato, ma non solo con le medicine, i tranquillanti ed il cibo nutriente. Dobbiamo aggiungere a questo, il giusto pensare, la filosofia, i principi ed il credo.

Oltre tutto ciò, dobbiamo sviluppare l’arte del Dhyana yoga, dove gli occhi sono chiusi, ma la mente è in espansione e diventa sempre più brillante, più consapevole. Dove non c’è solo questo piccolo mondo di nome e forma, ma dove l’infinita esistenza è davanti a noi, in una visione di continua espansione della vita universale.