sabato 12 luglio 2014

Lo scopo di Guru Purnima

Swami Niranjanananda Saraswati

Ho avuto l'opportunità di vivere accanto a Swami Satyananda per 50 anni della mia vita. Per quanto possa ricordare, era presente ad ogni Guru Purnima. Ora siamo nel 2010. Questo è il primo Guru Purnima in cui egli non è con noi fisicamente, ma se riusciamo a sintonizzarci con il suo campo di energia spirituale, allora saremo in grado di fare esperienza della sua grazia nella nostra vita. Pertanto, durante questo Guru Purnima che è dedicato a Sri Swami Satyananda, cercheremo di sintonizzare le nostre frequenze mentali, emozionali ed interiori alle più elevate frequenze spirituali.

Se volete comprendere il reale significato di Guru Purnima e se volete  ricevere la grazia dei guru durante Guru Purnima, dovrete fare una cosa. Per tre giorni dimenticate la famiglia ed il mondo. Siete con loro tutto l'anno, vi occupate dei loro bisogni, benessere e vi prendete cura di loro. Condividete le loro gioie e felicità, il dolore e la sofferenza. Per tre giorni, siate solo voi stessi come spiriti individuali, occupatevi della ricerca interiore, della consapevolezza spirituale e della realizzazione. Cercate di connettere il vostro spirito con lo spirito dei guru. Invece di affrontare il mondo e la famiglia, rivolgetevi verso il guru per tre giorni. Diventate un guru mukhi, mantenendo il viso rivolto al guru, come un girasole, un surya mukhi, che segue sempre il percorso del sole nel cielo. Seguite l'ispirazione del guru nel vostro cuore con preghiere per l'elevazione della vita e sarete sorpresi che la grazia del guru scenderà nella vostra vita e vi eleverà. L'unica condizione richiesta è l’essere innocenti e sinceri nella connessione e nell'impegno.

Il momento più importante della vita
Quando dedicate voi stessi, la testa, il cuore e l'anima a Dio o al guru, questo è il momento più bello della vostra vita, perché è l'unico momento in cui siete in grado di uscire dal vostro guscio e di connettervi con lo spirito e l'energia di Dio o del guru. E 'il momento più prezioso nella vita di ognuno.

Le kanya oggi vi hanno detto che stiamo omaggiando il discepolo dei discepoli, non hanno detto guru. Hanno detto, discepolo di discepoli. Sri Swamiji è sempre stato un discepolo nella sua vita. Potrebbe essere stato un guru per voi. Questa è la vostra percezione, visione e comprensione, ma egli non si è mai identificato con il gurudom nella sua vita. Piuttosto si identificava con il discepolato e fino alla fine è stato un vero discepolo del suo guru.

Questo è ciò che ci sta ispirando e guidando per realizzare il guru tattwa anche dentro di noi. Sri Swamiji ha detto: “Il momento più importante della mia vita è stato il momento in cui ho messo la testa ai piedi del mio guru ed offerto la mia vita a lui. Dopo di che, ogni cosa è cambiata. Non sono stato più lo stesso. Il mio guru mi ha trasformato, mi ha modellato, scolpito e mi ha reso quello che sono oggi". Pertanto, al fine di ricevere la grazia nelle vostre vite, connettete il vostro tempo ed il vostro spirito con il campo energetico del guru e sarete elevati.

Lo scopo di Guru Purnima
Lo scopo di Guru Purnima è quello di celebrare la nostra relazione con il nostro guru e maestro. La ragione precisa per celebrare Guru Purnima è la connessione con l'elemento guru, il guru tattwa. Questo elemento guru è il potere, non è una persona. Guru è potere. Sri Swamiji ci diceva spesso che la corrente elettrica fluisce nei fili ed illumina la lampadina. La capacità della lampadina decide quanta luce sarà emessa. In una lampadina da zero watt ci sarà una luce minima, in una da venti ce ne sarà di più, in una da quaranta di più, in una da sessanta di più ed in una lampadina da cento watt ancora di più. La corrente è importante, perché è compito della corrente accendere la lampadina. La lampadina si accenderà solo quando una corrente fluisce attraverso di essa.

Allo stesso modo, ognuno di noi è una lampadina ma la corrente non fluisce nella nostra connessione. C'è molto carbone accumulato nel filo, che è chiamato impurità, e che deve essere pulito. Una volta che l'impurità è stata pulita, la corrente fluirà nella lampadina e la lampadina sarà illuminata. Durante Guru Purnima cerchiamo di connetterci con il campo energetico del guru, che è di natura spirituale. La parola guru non significa insegnante o divulgatore. La parola guru significa 'per la cui grazia noi siamo in grado di rimuovere l’oscurità dalla nostra vita'. Con la grazia di shakti possiamo rimuovere l’oscurità dalla nostra vita, e quella shakti è il guru tattwa. Non tutti possono acquisire questa shakti.

Il Guru ha una missione
Il Guru è la realizzazione di uno stato di purezza interiore, di armonia ed unità con lo spirito interiore. La persona esterna è il catalizzatore e la guida che ci spiega come entrare in contatto con quella sorgente d’ispirazione e di forza. Così è come dobbiamo interpretare il concetto di guru. L'energia del guru è eterna e permanente; non muore mai, non decade mai e non cambia mai. Quelle persone che diventano dei veri guru nascono con un destino speciale, una missione ed uno scopo nella vita. Il primo indizio di un guru è una missione speciale che diventa evidente quando nasce. Tutti noi qui presenti siamo giunti alla vita spirituale perché l’abbiamo voluto. Siamo stati attratti dalla vita spirituale, da una persona, una filosofia, un credo o un sistema. È stata la nostra scelta che ci ha portati qui e che ci ha collegati ad essa. Potrei vivere 40 anni della mia vita come un sannyasin, ma non potrò essere un guru, perché è stata una mia scelta venire qui. I Guru non hanno scelta, sono emissari della più alta realtà e della coscienza superiore. Essi nascono con il destino di elevare la coscienza spirituale.

Nella vita di queste persone, la presenza della coscienza spirituale si vede al momento della loro nascita. La presenza della coscienza spirituale si vede nel loro carattere, pensiero e comportamento. Swami Sivananda, il nostro paramguru, ebbe un destino che si è compiuto. Il nostro guru, Sri Swami Satyananda, ha avuto un destino che si è compiuto. Riflettendo sulla vita dei luminari della nostra tradizione, possiamo vedere che in ogni stadio della loro vita sono stati guidati dalla divina provvidenza e da una forza superiore. Stiamo facendo esperienza del risultato di quella guida, cioè, della completezza e dell'integrità nello yoga e della completezza e totalità nel servizio. I Guru hanno uno scopo, una missione ed una direzione che si manifesta o che si compie naturalmente e spontaneamente senza alcuno sforzo. Il sentiero è liscio. Sri Swamiji disse: "In ogni momento della mia vita, sono stato guidato da Dio e dal guru."

Le abitudini e le capacità
I Guru sono quelle persone che sono emissari di Dio. Lo splendore spirituale di Ramana Maharishi si manifestò in età molto precoce. Ci sono centinaia di luminari che sono nati con uno specifico destino, karma e samskara ed hanno vissuto secondo questo. Che destino e karma abbiamo noi? Noi diciamo di essere diventati discepoli solo prendendo l'iniziazione, ma abbiamo veramente provato a fare qualcosa per cambiare noi stessi?

Abbiamo ancora le abitudini che avevamo quindici, dieci o cinque anni fa. Non siamo stati capaci di cambiare i nostri pensieri, le nostre idee e le nostre percezioni. Siamo sballottati dalle situazioni e dalle tensioni della vita. Non abbiamo imparato nulla. Ci siamo divertiti praticando yoga per un'ora al giorno, praticando meditazione, cantando e facendo kirtan, ma il divertimento è stato solo mentale e superficiale. La trasformazione sostanziale di cui abbiamo fatto esperienza, che ha cambiato la nostra vita, il nostro atteggiamento, la nostra percezione, che ci ha resi migliori, indica la nostra profondità, la comprensione e l'impegno per il processo spirituale.

Le abitudini possono essere modificate o convertite in competenze e le competenze possono essere convertite in abitudini. Superate le abitudini e coltivate le competenze nella vostra vita, lasciate che le competenze diventino la vostra abitudine. Se permettete che ciò accada, allora questo è l'inizio del vostro cammino spirituale.

Fede ed abbandono
Le asana, il pranayama e la meditazione non sono l'inizio del cammino spirituale; esse sono pratiche per creare una condizione nel corpo e nella mente che sia favorevole alla consapevolezza spirituale ed al suo raggiungimento. Per coltivare la consapevolezza spirituale, due qualità sono importanti: shraddha, la fede e samarpan, abbandonare le inibizioni, sciogliere i nodi della vita ed arrendersi. La fede e l'abbandono sono i due maggiori aspetti che contribuiscono alla vita spirituale. La meditazione non contribuisce alla vita spirituale, contribuisce alla gestione della mente. Controllare la mente, fissare la mente è lo scopo della meditazione. Asana e pranayama non contribuiscono alla vita spirituale. Le asana ed il pranayama fissano i prana, i corpi, la consapevolezza e l'attenzione in modo che la dissipazione e la distrazione possano essere fermate e che la consapevolezza possa espandersi. Tuttavia, ciò che contribuisce alla vita spirituale sono la fede e l'abbandono.

Nella vita dei luminari del mondo, scoprirete che essi sono diventati quello che erano per la forza della loro fede e del loro abbandono. Swami Satyananda è diventato quello che è grazie alla forza della fede e dell’abbandono. Swami Sivananda è diventato quello che è grazie alla forza della fede e dell’abbandono. Questo processo spirituale può essere assorbito in un ambiente ashramico, perché l'ambiente dell'ashram include questi due elementi.

Quando combinate una parte di fede con una parte di abbandono, ottenete la consapevolezza spirituale. La fede e l'abbandono sono gli elementi che vibrano in un ambiente ashramico. Sri Swamiji ha creato un epicentro spirituale a Rikhia, che è un ashram. Ganga Darshan è un istituto. Fin dal giorno della fondazione del movimento yoga a Munger, Swami Satyananda ha costituito la Bihar School of Yoga e non l'Ashram di Yoga. La scuola è un'istituzione, un’università, un college, un luogo di formazione ed apprendimento, dove s’imparano e si assorbono i principi dello yoga. Lo yoga ferma la dissipazione della mente, ma dopo che la mente è stata fermata, il livello successivo, è l'esperienza dello spirito interiore con la coltivazione della fede e della dedizione. Questo si è realizzato a Rikhiapeeth, che io chiamo l'epicentro spirituale, dove la fede e l'abbandono sono realizzati da un aspirante spirituale.

Dharma di un discepolo
Qual è il tuo dharma come discepolo? Il tuo dharma come praticante di yoga è di praticare yoga al mattino e la meditazione alla sera, o in accordo alla tua routine. Mentre il dharma come discepolo di un guru è quello di coltivare la forza dello spirito. La forza dello spirito è il coltivare la fede e l'abbandono, e questo è l'inizio della vita spirituale. Per risvegliare il potere della fede e dell’abbandono nella vita, è nata Rikhiapeeth. Qui, Sri Swamiji ha dato agli aspiranti l’opportunità di venire a vivere per una settimana, un mese, un anno, una vita. Meticolosamente, attraverso l'austerità, è stato creato un campo di vibrazioni ed energia ed i vostri capricci non possono modificare quel campo energetico.

Durante Guru Purnima, cercate di scoprire il vostro dharma come discepoli. Provate a migliorare voi stessi, per migliorare la qualità della vostra vita. Il guru è sempre completo, ma come potete progredire, cambiare e trasformarvi? Swami Sivananda era solito dire: "Uccidete questo piccolo 'Io', morite per vivere, conducete una vita divina." Come posso uccidere questo piccolo 'Io', come posso morire per vivere, come posso vivere quella vita immortale? Riflettete sul dharma di un discepolo.
-      Rikhiapeeth, Guru Purnima, 23 Luglio 2010